Sottoscritto l’accordo propedeutico alla candidatura per il riconoscimento dello Stretto di Messina quale patrimonio dell’Unesco. Le Amministrazioni comunali di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni, le prime due con i sindaci Renato Accorinti e Giuseppe Falcomatà e la terza con il vicesindaco Antonio Messina, hanno firmato il protocollo a bordo della nave Rfi “Messina”. Una grande festa in mezzo allo Stretto, cui hanno preso parte centinaia di persone tra amministratori, rappresentanti del mondo associazionistico e semplici cittadini. “Lo Stretto che unisce”, lo slogan dell’intesa raggiunta e messa nero su bianco. Il primo passo di un iter che adesso proseguirà con la richiesta vera e propria da avanzare al cospetto dell’Unesco. A sposare il progetto anche diversi centri limitrofi di Calabria e Sicilia. Un’idea sorta mesi fa a Nizza di Sicilia nel corso di un incontro tra alcuni sodalizi culturali e ambientalisti calabresi e siciliani, dal Touring Club al Fai fino a Italia Nostra, Wwf e Legambiente. «I due popoli sono uniti da tempo, oggi più che mai indossiamo un’unica fascia, senza divisioni. Un punto di partenza per uno sviluppo condiviso», hanno affermato all’unisono e con una stretta di mano gli amministratori messinesi e reggini. Tra le altre cose, l’accordo prevede la tutela e la valorizzazione del patrimonio naturale, paesaggistico, storico ed archeologico dell’area dello Stretto, anche e soprattutto per fini turistici e di crescita socio-economica. f.m.
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