VILLA. Comunali, il duo Md-Pd lancia Filippo Bellantone e delinea la città «cerniera dell’area metropolitana»

18 Maggio 2015
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Villa - foto di gruppo alla fine dell'incontro

di CONSOLATA MAESANO

VILLA SAN GIOVANNI – “Un’altra città è possibile! Dal territorio all’integrazione dell’area metropolitana”: è stato questo il tema dell’incontro organizzato ieri pomeriggio dal Partito Democratico e dal Movimento Democratico a sostegno della candidatura a consigliere di Filippo Bellantone.
È difatti imminente la soppressione della provincia di Reggio Calabria a seguito della scadenza degli organi provinciali programmata per il 2016 e la conseguente istituzione dell’Area Metropolitana dello Stretto, così come previsto dalla legge Delrio (Legge n.56 del 7 aprile 2014 “Disposizioni sulle città metropolitane, sulle province, sulle unioni e fusioni di comuni”): oggetto del dibattito dunque il ruolo della città di Villa San Giovanni in questa nuova realtà.
“Villa San Giovanni dev’essere la cerniera di quest’area metropolitana che nel 2016 arriverà e ci dovrà vedere pronti. La città non può più aspettare”: ha dichiarato Filippo Bellantone, in linea con il pensiero di tutta la coalizione “Villa Bene Comune”.
L’intervento di Bellantone si è incentrato sulla variante di Cannitello, definita “una ferita aperta della città” e sul porticciolo turistico, che “vive il degrado di una struttura abbandonata ormai da quasi dieci anni e comincia a presentare segni di decadimento”.
L’aspirante consigliere comunale ha poi ribadito la necessità per Villa San Giovanni di puntare sul Waterfront, seguendo l’esempio di città come Reggio e Tropea, che hanno fatto dei loro punti di forza rispettivamente il lungo mare ed il porticciolo turistico: “Il frontemare dev’essere il motore ed il volano della nostra economia, la via marina dev’essere fruibile ed il porticciolo dev’essere pieno di barche”
Bellantone ha parlato anche dell’ipotesi di spostamento degli approdi marittimi a sud, nella zona di Bolano. Di conseguenza, al centro di Villa al posto degli attuali approdi sorgerebbe un porticciolo turistico, destinato ad incrementare esponenzialmente il turismo.
Inoltre, sfruttando le immense potenzialità della zona di Bolano- quali la posizione strategica offerta dalla presenza della rete autostradale e di quella ferroviaria- si potrebbe creare un fondamentale centro di distribuzione merci, capace di coprire il territorio dalla zona tirrenica a quella ionica, con grande vantaggio per l’economia e soprattutto per l’occupazione.

Rilevante è stato anche l’intervento di Nicola Irto, consigliere regionale e presidente della IV commissione “Ambiente e territorio”. Anche secondo il politico del Pd “non può esistere lo Stretto se non esiste Villa San Giovanni”. Irto si è poi soffermato su diverse tematiche urbanistiche e territoriali, come la legge regionale del 16 aprile 2002, n. 19 “norme per la tutela, governo ed uso del territorio- Legge Urbanistica per la Calabria”, modificata ed integrata con la legge Regionale del 10 agosto 2012 n. 35.
Tale decreto mira innanzitutto a limitare le nuove costruzioni: “In Calabria si è costruito per tre volte il necessario: urge sfruttare ciò che è già stato costruito” ha dichiarato Irto, soffermandosi sul mancato avvio delle procedure per il Piano Strutturale del Comune di Villa San Giovanni e sulla necessità di un coordinamento tra Reggio e la Sicilia orientale al fine di un confronto concreto e pragmatico tra le due parti dello Stretto.
“La nuova amministrazione dovrà avere una visione strategica e di futuro per Villa San Giovanni”, ha poi concluso il relatore.

I temi trattati da Bellantone ed Irto sono stati ripresi dagli altri partecipanti all’incontro: Dominella Floccari del Movimento Democratico ha anche lei ribadito l’urgenza di restituire il fronte mare ai cittadini e soprattutto sulla necessità che Villa riesca a sfruttare a pieno la propria posizione strategica per recuperare il proprio ruolo nell’Area Metropolitana.
Il segretario del PD Alberto Rappocciolo ha definito la variante di Cannitello un “catafalco funebre” e l’amministrazione uscente “monocorde riguardo il tema del ponte”.
Per il candidato a sindaco del centro sinistra Cosimo Emanuele Freno urge un intervento nel settore turistico, perché “Villa non può più essere considerata solo una città di transito”.
Infine Giuseppe Marino, assessore ai servizi sociali del Comune di Reggio Calabria è intervenuto sul rapporto tra Villa ed il comune capoluogo di Provincia: “Reggio Calabria e Villa San Giovanni devono camminare sullo stesso binario: entrambe sono interdipendenti”.
L’evento si è tenuto presso un locale sul lungomare di Canntello ed è stato moderato dalla giornalista Emanuela Martino.

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