Dalla questione “Giudice di Pace” a quella del “Punto di Emergenza Territoriale”, dalla situazione ambientale al “Ripascimento delle Coste”, tutte domande che resteranno senza un chiarimento, perché è più facile scappare e svicolare rispetto a verità scomode, anziché affrontarle con chiarezza di fronte a stampa e opinione pubblica.
Nemmeno il paradosso di un amministratore uscente e persino responsabile di bilanci, che non sa rispondere dovendone verificare i costi di un servizio giudiziario di prossimità, riesce a provocare le reazioni indignate degli altri candidati, così come cala il silenzio rispetto a vicende gravi che hanno coinvolto il mondo della scuola.
In buona sostanza, sin dall’inizio si è tentato di addormentare la campagna elettorale a due velocità, quella delle – a dire il vero poche – dichiarazioni pubbliche e quelle della trattativa privata, dove è stato promesso di tutto, quasi che chiunque vinca le elezioni, insieme, vinca la città con tutto quello che c’è dentro.
Questa è anche la giustificazione vera al rifiuto, degli altri tre candidati, a partecipare ad un confronto pubblico, che mettesse in luce i tanti mali prodotti dalle amministrazioni uscenti che a colpi di manifesti e senza un contraddittorio, tentano di far passare una verità diversa da quella che loro stessi conoscono e che hanno letto, se l’hanno letta, nei loro atti.
Sicché, com’era prevedibile, dimenticano che sulla questione Ecopass non solo sono inadempienti per non avere dato seguito ad una proposta da noi presentata e poi oggetto di delibera consiliare ma, addirittura, omettono di dire che, ad oggi, la città non avrebbe preso un solo euro se fosse stato, come stava accadendo, siglato l’accordo presentato dalla vicina Messina.
Ci avviciniamo alla data delle elezioni, ben sapendo che se gli elettori voteranno la continuità rappresentata da “Villa nel Cuore”, non solo non avremo il ritorno del “Giudice di Pace” ed il Punto di Emergenza Territoriale, ma dovremo prepararci a nuove spoliazioni che si profilano specie sul fronte dell’assistenza sanitaria, dal momento che l’intenzione sarebbe quella di trasferire molti servizi dell’ASP 5.
Non dissimile, su altri fronti, le mille questioni che si sono aperte negli ultimi 15 anni almeno e ancor di più su quelle del lavoro e dello sviluppo, dove invece di emulare le condotte della vicina città di Reggio Calabria, si continua a dar seguito alla fabbrica del bisogno, con assunzioni temporanee e precarie, negando quel diritto alla “dignità” anche oggi ribadito da Papa Francesco.
Questo significa continuare a prendere in giro la città e a nascondere l’incapacità di elaborare un disegno chiaro di sviluppo, di una città che trova al suo interno il motore propulsivo per cercare le intuizioni, le idee, i progetti capaci di vincere la scommessa del futuro.
Cittadini Responsabili – Comunità
Il Candidato Sindaco
Arch. Silvia Lottero
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