di CONSOLATA MAESANO
MESSINA – Il mondo dell’editoria, si sa, è uno tra i settori dove gli esordienti sono spesso guardati con scetticismo e-complice la grave crisi economica che ha completamente messo in ginocchio il mondo della stampa e la disaffezione tipicamente italiana verso la lettura- diventa sempre più frequente che un giovane scrittore sia costretto a tenere sogni e manoscritto nel cassetto, senza poter avere la possibilità di vedere il proprio lavoro pubblicato e in vendita tra gli scaffali delle librerie.
Non è però questo il caso di Ornella De Luca, una giovanissima scrittrice di Messina che-a 24 anni appena compiuti- vanta una carriera letteraria davvero invidiabile.
L’autrice difatti ha già pubblicato due romanzi (“Dove la neve si getta nel mare”, edito nel 2012 e “La consistenza del bianco”, dato alle stampe il mese scorso) e può vantare diversi successi nei concorsi letterari nazionali, dal secondo posto al premio Nanà nel 2012 al primo posto a febbraio al concorso “Parolexdirlo” organizzato da Donna Moderna e Scrivo.me, vinto col racconto “Caro giorno che vorrei”.
De Luca, presso l’istituto tecnico industriale “Verona Trento”, ha presentato il suo secondo romanzo. Durante la presentazione, organizzata dalla professoressa Antonella Sciarrone, sono stati letti alcuni brani estrapolati dal romanzo e l’autrice ha poi risposto alle domande poste dagli studenti della scuola.
“La consistenza del bianco”- come ha spiegato l’autrice- racconta la storia di Cheryl, una giovane ragazza dell’aristocrazia inglese di inizio novecento che- in fuga dal controllo della propria famiglia, dalla quale viene obbligata ad un matrimonio d’interesse- scappa verso l’America.
Il viaggio, attraverso l’incontro-scontro con dimensioni e personaggi totalmente opposti e sconosciuti, diviene metafora di scoperta di sé stessi, cambiamento, nuova sensibilità, diversa maturità: ecco che a fine romanzo il lettore si accorge di avere di fronte una Cheryl nuova, più forte, meno egoista e viziata, più aperta verso gli altri.
Il romanzo della giovane rientra in molteplici categorie: è innanzitutto un romanzo storico, che offre uno spaccato del caotico inizio di secolo, con un’emigrazione sempre crescente verso il nuovo continente ed il primo conflitto alle porte; è inoltre un romanzo d’avventura, con la fuga dallo Yorkshire sino alla vecchia mela; si può poi considerare un romanzo di formazione, visto il percorso personale della protagonista.
La giovane scrittrice ci ha concesso un’intervista, nel corso della quale ha parlato anche delle difficoltà che ha incontrato durante il suo percorso letterario:
Ha avuto difficoltà dovuta alla sua giovane età o alla sua provenienza, una piccola città del sud?
“Dopo aver scritto il romanzo per molti mesi c’è stato quel discorso di mandare il manoscritto alle varie case editrici del luogo e in tutta Italia; quindi ho trovato una certa resistenza, più che per me come ragazza siciliana in generale come ragazza, come esordiente ho trovato delle porte chiuse, spesso. Quindi non mi sono trovata bene sotto questo punto di vista. Me lo immaginavo non ci fosse apertura. Ho trovato poi dopo svariati mesi un editore che mi ha pubblicato, quindi in questo sono stata fortunata: ci sono tanti ragazzi che scrivono e lasciano poi nel cassetto, non sbrigano nulla, ecco”.
Come ha risposto la città di Messina al suo romanzo?
“Per quanto riguarda la mia città, in linea di massima avendo pubblicato adesso e avendo già fatto una presentazione (ndc, questa) e avendone in programma una seconda non sto trovando quell’atteggiamento comunque di chiusura che mi aspettavo, quindi ho trovato persone che sono state pronte ad ascoltarmi e a vedere cosa avessi da dire. Un atteggiamento di maggiore chiusura forse l’ho trovato più nella distribuzione che in altro perché nel lancio del messaggio è stato più semplice, mentre per la distribuzione nelle librerie ho avuto tanti problemi”.
Che messaggio vuole lanciare ai giovani che come lei hanno scritto un romanzo?
“Io ci sono riuscita, almeno fino ad ora, quindi non vedo perché non debbano riuscirci gli altri. Il problema è la forza di volontà. Ad esempio, col mio primo romanzo mi sono bloccata: l’ho pubblicato e poi la casa editrice ha chiuso. Avrei anche potuto non scrivere più o scrivere per me, visto com’era andata, ma poi mi sono detta: “Riproviamo un’altra volta”. La seconda volta mi è andata bene: avrebbe potuto andarmi bene alle terza, alla quarta, alla quinta…quello che voglio dire ai ragazzi come me che magari vogliono scrivere non solo per se stessi (si scrive innanzitutto per se stessi, ma è bello poter lanciare il proprio discorso agli altri): armatevi di buona volontà, mettetevi davanti al computer e mandate il manoscritto a chiunque inizialmente, perché su centinaia di email mandate ne risponderanno due, forse e non è nemmeno detto siano risposte positive. Quindi, anche se non si ricevono subito risposte dopo mesi perché i tempi dell’editoria sono lunghi: a me hanno risposto dopo mesi e mesi. Non scoraggiatevi, e continuate ad andare avanti prima nella promozione del manoscritto e poi quando diventa un libro di continuate prima nella propria città, poi grazie all’editore soprattutto online perché ormai è una cosa imprescindibile”.
Potrebbe interessarti
San Roberto, il 7 dicembre la “Valley food” promossa dalla Pro Loco
Francesca Meduri - 22 Novembre 2024Un viaggio alla scoperta dello street food locale per le vie del paese, nel periodo più dolce ed atteso…
Ragazza violentata mentre va a scuola, 49enne di Bagnara arrestato in flagranza
Francesca Meduri - 22 Novembre 2024Una pronta e risoluta operazione dei Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra ha portato all’arresto in flagranza di un…
Villa, una panchina lilla contro anoressia e bulimia
Francesca Meduri - 22 Novembre 2024Il Kiwanis Club di Villa San Giovanni, in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza ed in concomitanza…