REGGIO CALABRIA. Prosegue senza soste l’attività di controllo della filiera pesca per garantire la tutela del cittadino, quale consumatore finale, e del patrimonio ittico nazionale.
Negli ultimi mesi, personale della Capitaneria di porto ha sottoposto ad ispezione e controllo alcuni esercizi commerciali dediti alla ristorazione ubicati nei comuni di Reggio Calabria, Villa San Giovanni e Scilla.
Le attività di ispezione, in alcuni casi, sono state effettuate anche nell’ambito del piano prefettizio di azione nazionale e transnazionale denominato “focus ‘ndrangheta 2015”, predisposto dalla Questura, al fine di sensibilizzare degli operatori del settore ad una scrupolosa osservanza della normativa afferente i prodotti ittici destinati al consumo umano e l’osservanza delle prescrizioni previste sulla tracciabilità/rintracciabilità di tali prodotti.
REGGIO CALABRIA
Sono stati ispezionati 8 ristoranti all’interno del piano prefettizio Focus ndrangheta, di cui sei sono risultati regolari dal punto di vista della corretta somministrazione e della conformità alle normative sulla pesca.
In due casi sono stati accertate le seguenti violazioni:
elevati 2 verbali amministrativi per un importo totale di 3.500 euro e un sequestro amministrativo per un totale di circa 15 kg di prodotti ittici per mancata tracciabilità degli stessi e per mancato aggiornamento del piano Haccp.
elevato 1 verbale amministrativo per un importo totale di 2.000 euro e un sequestro amministrativo per un totale di circa 6 kg di prodotti ittici per possesso di prodotti ittici provenienti dalla pesca sportiva, che come noto la normativa in materia vieta la vendita e la commercializzazione dei prodotti ittici catturati.
In alcuni casi si sono registrati sanzioni da parte dell’Ispettorato del Lavoro e della Guardia di Finanza per irregolare assunzione di personale.
VILLA SAN GIOVANNI
Durante un’ispezione rientrante nel piano Focus ndrangheta ad un ristorante ubicato nel lungomare di Villa San Giovanni sono stati elevati 2 verbali amministrativi per un importo totale di 2.700 euro e 2 sequestri amministrativi per un totale di circa 23 kg di prodotti ittici per detenzione di prodotti ittici scaduti e per mancata tracciabilità degli stessi. Prodotti che successivamente alla autorizzazione del Servizio Veterinario dell’Asp di Reggio Calabria sono stati distrutti da ditta autorizzata.
SCILLA
Sono stati ispezionati 5 ristoranti, di cui solo uno è risultato in regola dal punto di vista della corretta somministrazione e della conformità alle normative sulla pesca.
Denunciati alla Procura della Repubblica di Reggio Calabria 4 ristoratori per tentata frode in commercio in quanto nel menù che veniva servito ai clienti, non veniva riportata la dicitura “prodotto congelato”, pertanto per il consumatore tutto il prodotto inserito doveva essere “fresco”. Durante le verifiche il personale accertava all’interno delle celle frigo la presenza di prodotti ittici surgelati/congelati, circostanza che ha avvalorato la tesi investigativa del personale operante.
Le attività di tutela del consumatore continueranno senza sosta nelle prossime settimane al fine di garantire il rispetto delle regole da parte di tutti gli operatori del settore.
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