VILLA SAN GIOVANNI – L’assessore Lorenzo Micari illustra le linee programmatiche e le priorità d’azione dell’amministrazione con riferimento alle deleghe attribuitegli dal sindaco Antonio Messina: Bilancio, benessere economico e patrimonio comunale, Fondi comunitari e progetti speciali, Servizi esterni e cimiteriali, Servizi demografici e di Stato civile, Cultura sport ed eventi sportivi, Scambi culturali e gemellaggi, Rapporti con il mondo associazionistico e con le consulte di quartiere, Innovazioni Tecnologiche.
Il re delle preferenze, 836 voti alle elezioni comunali, dimostra di avere le idee chiare: «Per ognuna delle deleghe o macroaree amministrative – esordisce – abbiamo in mente grandi idee innovative, soprattutto all’insegna della buona pratica amministrativa della trasparenza, della legalità, ma anche del modello di governo partecipato e condiviso. In quest’ottica è importantissimo il segnale di distensione che le minoranze hanno dato nel corso del primo Consiglio Comunale, votando il presidente del Consiglio Comunale indicato dalla maggioranza ed aprendo così una, spero duratura, stagione di dialogo e collaborazione nell’interesse della città. Per quanto riguarda le deleghe “economiche”, in stretta sinergia con il sindaco Antonio Messina – annuncia Micari – vogliamo fare del bilancio non un mero e semplicistico documento contabile, stretto e chiuso da vincoli e paletti normativi dei vari patti di stabilità, ma semmai vogliamo fare politica di bilancio, consultando la gente sulle priorità, corresponsabilizzando la popolazione sulle scelte e se del caso promuovendo le tasse di scopo per raggiungere obiettivi chiari, precisi e visibili, con ricadute evidenti in termini occupazionali e di servizi. La città è dei villesi, che devono amarla, riappropriarsene e deciderne il destino. In questa prospettiva la lotta all’evasione fiscale diviene non più la “caccia al ladro”, ma la ricerca di un “patto civico” rinnovato in base al quale la politica si obbliga alla trasparenza, all’efficacia ed all’efficienza dell’azione amministrativa ed i cittadini a contribuire alle spese secondo i redditi prodotti, il patrimonio esistente e secondo i servizi utilizzati. Per quanto riguarda le deleghe “progettuali” – prosegue Micari – dovremo usare la “testa”, nel senso di elaborare progetti, programmi e percorsi di intervento, tali da saper sfruttare le ingenti risorse comunitarie, nazionali e regionali, al fine del progresso e del miglioramento del contesto urbano e cittadino. Villa è centrale in tutti i settori dell’euro-progettazione, si tratta soltanto di mettere in campo un pool di “cervelli” che sappiano pensare, ideare, volere ed anche sognare la Villa del futuro. Ed infine, ma non per importanza – conclude Micari – ci sono quelle che io chiamo deleghe “socio-culturali” ossia tutte quelle aree nelle quali la politica non deve “decidere”, “imporre” e “giudicare”, ma deve sapere “ascoltare”, “favorire” ed “assecondare”, tutte quelle iniziative e quelle eccellenze che fanno di una collettività disordinata ed informe una comunità che vive, pensa, progetta, ama, si appassiona, e sogna». f.m.
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