VILLA SAN GIOVANNI – Di seguito il comunicato del gruppo consiliare “Cittadini Responsabili”, composto dai consiglieri Silvia Lottero e Massimo Morgante: Dopo i rituali e le incombenze istituzionali, ad un mese dalle elezioni che hanno rinnovato gli organismi comunali, è necessario cominciare a dare il segno di un lungo lavoro di stimolo verso l’amministrazione comunale, specie su quei temi rimasti in sospeso e sui quali il tempo appare davvero tiranno.
Proprio per questo, nei giorni scorsi, sono state presentate le prime tre interrogazioni con richiesta di risposta scritta, la prima (leggila nel dettaglio interrogazione giudice di pace) delle quali riguarda proprio gli Uffici del Giudice di Pace di Villa San Giovanni, che dopo essere stato soppresso appena lo scorso anno, con il decreto “milleproroghe” è stata concessa la possibilità ai Comuni, alle Unione di Comuni e ai Consorzi tra Comuni, di riattivarlo facendo istanza entro il prossimo 30 luglio.
La questione fu trattata in corso di campagna elettorale e, a ragione dell’importanza del tema, fu assunto l’impegno da parte di tutti i candidati. In particolare, Antonio Messina si riservò di effettuare un approfondimento per verificare le condizioni per riportare, sul nostro territorio, l’importante presidio giudiziario.
Analogamente, altro tema delicato, trattato nell’altra interrogazione (leggila nel dettaglio interrogazione ambulanza asp), riguarda il rispetto della convenzione con l’ASP 5 di Reggio Calabria che, nel 2011, a fronte del sacrificio sofferto dall’Ente che ha messo a disposizione gratuitamente i locali che furono del Centro “COM”, si era impegnata ad attivare tutta una serie di servizi, compreso il “Punto di Emergenza Territoriale” che, come noto, prevede anche la dotazione di una Ambulanza di cui però non c’è traccia, essendo invece in predicato che i già pochi servizi attivati dall’ASP vengano trasferiti ad altra sede.
Infine la questione del P.E.B.A. (leggi l’interrogazione nel dettaglio interrogazione PEBA e abbattimenti), il Piano per l’Eliminazione delle Barriere Architettoniche, anche a seguito delle polemiche sollevate sui giornali, la cui delibera d’indirizzo è stata adottata ad ottobre dello scorso anno ma ancora non è dato sapere quali atti, studi o proposte siano state adottate dall’Ente.
Resta ancora in sospeso ma chiederemo informazioni dettagliate al primo consiglio comunale utile, del divieto all’utilizzo per “fini alimentari” dell’acqua nell’intero quartiere di Acciarello, poiché dopo l’emissione della rituale Ordinanza a seguito dell’intervento dell’ASP, ancora non è noto quali e di che natura siano le sostante cosiddette VOC (composti organici volatili che evaporano con facilità a temperatura ambiente) che, evidentemente, i laboratori ASP hanno indicato nel dettaglio e che i residenti hanno diritto di conoscere.
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