VILLA SAN GIOVANNI – Ormai una tradizione per i donatori Fidas e non solo. Il 1° e 2 agosto si rinnova l’appuntamento con la Traversata della Solidarietà giunta alla nona edizione e promossa da Fidas nazionale, Fidas Calabria e Adspem Fidas di Reggio Calabria.
Una due giorni tra sport e solidarietà, con il momento clou di domenica che vedrà 120 volontari del dono provenienti da tutta Italia alternarsi nella staffetta a nuoto tra Punta Faro (Messina) e Cannitello di Villa San Giovanni.
L’evento è stato presentato in conferenza stampa ieri mattina da Caterina Filippone Muscatello presidente Adspem Fidas Reggio Calabria e da Pierfrancesco Cogliandro, consigliere nazionale Fidas, alla presenza del dottor Maurizio Masciopinto della Questura di Reggio Calabria, del capitano di Fregata Francesco Terranova della Direzione Marittima di Reggio Calabria e del dottor Giuseppe Lombardo delegato Coni Reggio Calabria.
La manifestazione vuole lanciare l’ennesimo messaggio sull’importanza della donazione del sangue. E non è un caso che si svolga nel clou dell’estate. «Il mese di luglio – è stato sottolineato – è stato uno dei più critici degli ultimi anni. Le numerose associazioni di donatori lungo tutto lo Stivale hanno lanciato i più disparati appelli a tendere il braccio per affrontare le necessità trasfusionali e rendere disponibili sangue ed emocomponenti per i cittadini».
Fidas (Federazione Italiana Associazioni Donatori di Sangue) scende dunque in campo con due eventi nazionali di sensibilizzazione: la Traversata della Solidarietà e la 24 Ore del Donatore in programma a Caldiero il 29 e 30 agosto. A Reggio si comincia sabato con una serie di tornei sulla spiaggia del lido comunale e si continua domenica con la staffetta nelle acque dello Stretto, dove i volontari saranno scortati dagli atleti delle Fiamme Oro della Polizia di Stato e supportati dalle imbarcazioni messe a disposizione dalla Lega Navale e dalla Polizia di Stato che seguirà l’evento con il reparto volo.
«Gli oltre 480 mila donatori Fidas (dati del 2014) hanno contribuito al raggiungimento del fabbisogno nazionale di sangue ed emocomponenti con quasi 400mila unità, assicurando la riuscita degli 8500 eventi trasfusionali quotidiani a favore dei cittadini del nostro Paese. Ma quanto si è fatto non basta. Occorre continuare a diffondere il messaggio della donazione, rivolto in particolare alle donne, e ai nuovi italiani e ai giovani che potranno garantire il necessario ricambio generazionale», l’appello degli organizzatori. f.m.
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