I consiglieri Silvia Lottero e Massimo Moragnte:” VIOLATE PERSINO LE REGOLE DEL BUON SENSO”
VILLA SAN GIOVANNI – Di seguito il comunicato del gruppo consiliare di minoranza “Cittadini Responsabili”: Ora possiamo, tranquillamente, prendere atto di essere usciti dallo Stato Italiano ed avere realizzato una forma di Governo particolare che, dove conviene, applica le leggi della Repubblica Italiana, viceversa tiene al riparo i sistemi di potere che dagli strumenti legislativi e da qualsiasi forma di controllo.
Così, mentre alle imprese private vengono imposte normative, applicate sanzioni e vessazioni, le stesse norme, che pure sono previste per le strutture pubbliche, vengono interpretate, eluse, ignorate, anche quando riguardano la scuola con tutto il suo patrimonio di alunni, docenti e personale al seguito.
Se si è deciso di sospendere la democrazia in questo lembo di Italia, occorre anche trovare il coraggio istituzionale di dirlo con estrema chiarezza, quanto meno, per dare “certezza sociale” dell’inutilità di guardare alle regole e intentare battaglie di civiltà che si continua a pretendere vengano svolte dai cittadini.
In questo, il Prefetto, il Direttore Scolastico Regionale, devono trovare la forza di esprimere il loro parere, adottando tutti i provvedimenti che ad essi competono, perché il loro silenzio su questo fronte aprirebbe scenari del tutto inediti.
Dopo avere creato un problema che non avrebbe dovuto esserci, gravi errori, ritardi e sciatteria amministrativa hanno costretto alunni, genitori, docenti e non, ad affrontare in emergenza un primo giorno di scuola terrificante e caratterizzato dall’incertezza.
Bambini mandati in “Hotel”, per scale di legno, senza nessuna garanzia sulla salubrità scolastica dei locali, che nemmeno i rappresentanti dei genitori hanno potuto preventivamente visitare; nessuna certificazione, nulla osta, autorizzazione e nemmeno il contratto stipulato. E aule di fortuna prive di arredi.
Non si è provveduto a garantire che al personale della scuola e agli alunni fosse garantita quella sicurezza e quella serenità che sono il presupposto non della “buona scuola” che, almeno da queste parti, si sta rivelando una “sacca” di potere gestita da pochi, ma di una scuola capace di preparare i bambini ad affrontare la vita di ogni giorno.
Da troppo tempo, sul fronte scolastico, lamentiamo i soprusi che i cittadini non hanno il coraggio di denunciare, abdicando persino alla dignità dei loro figli e senza capire che un bambino educato all’incertezza, non potrà mai esprimere il proprio diritto di cittadinanza. E questo è l’aspetto più grave di questa vicenda.
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