REGGIO. Adescava ragazzine via Fabebook e WhatsApp: 21enne indiano in manette

17 Settembre 2015
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La Polizia di Stato arresta un cittadino indiano ritenuto responsabile di tentata violenza sessuale, sostituzione di persona, produzione di materiale pornografico minorile ed adescamento di minorenni, commessi attraverso social network e sistemi di messaggistica istantanea.

questura-reggio
REGGIO CALABRIA – Ieri pomeriggio, a conclusione di articolate indagini coordinate dalla Procura della Repubblica di Reggio Calabria, la locale Squadra Mobile ha eseguito l’arresto di un cittadino indiano di 21 anni ritenuto responsabile di tentata violenza sessuale, sostituzione di persona, produzione di materiale pornografico minorile ed adescamento di minorenni.

Gli investigatori della Squadra Mobile di Reggio Calabria hanno rintracciato l’uomo in provincia di Reggio Emilia dove, con la collaborazione dei poliziotti di quella Squadra Mobile, gli hanno notificato un’ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari emessa dal G.I.P. presso il Tribunale di Reggio Calabria su richiesta della locale Procura della Repubblica.

I fatti relativi alla tentata violenza sessuale sono stati commessi dal cittadino indiano – attraverso l’uso di social network e sistemi di messaggistica istantanea – in provincia di Reggio Calabria in danno di una minore degli anni 14 di origini straniere e risalgono all’estate del 2014. Anche l’adescamento è stato posto in essere in provincia di Reggio Calabria nei confronti di una quattordicenne italiana, nel periodo a cavallo tra l’autunno 2014 e l’inverno 2015.

Nello specifico, lo straniero è accusato di sostituzione di persona per aver creato alcuni profili Facebook a nome di altri soggetti, al fine di procurarsi materiale pornografico; adescamento di minorenni per avere adescato – con lusinghe e premure volte a carpirne la fiducia – attraverso Facebook e Whatsapp, due giovanissime, minori degli anni 14, al fine di costringere le stesse ad avere con lui rapporti sessuali; produzione di materiale pornografico minorile perché – abusando del rapporto sentimentale avviato virtualmente sulla rete con una delle due minorenni e minacciandola di far cessare la loro relazione – costringeva la vittima, non imputabile, a produrre materiale pornografico ritraendo sé stessa nuda con addosso solo il reggiseno; tentata violenza sessuale perché – abusando delle condizioni di inferiorità fisica e psichica della minore e minacciandola su Facebook e What’sapp di pubblicare le fotografie pornografiche – tentava un approccio reale di natura sessuale con la minore la quale rifiutava le insistenti avances dell’uomo e, con l’aiuto della madre, denunciava i fatti alla Sezione della Squadra Mobile specializzata nel contrasto dei reati in pregiudizio di minori a sfondo sessuale.

L’uomo, con precedenti di polizia per recenti ed analoghi episodi delittuosi, è stato posto agli arresti domiciliari in provincia di Reggio Emilia a disposizione dell’A.G. di Reggio Calabria.

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