Siamo di fronte alla netta “scollatura” del Governo regionale e nazionale. La dimostrazione è l’accesa riunione a Lamezia del Pd di ieri pomeriggio, dove gli stessi consiglieri hanno bocciato le scelte del Presidente Oliverio che, in questi mesi, ha declassato i suoi scegliendo un esecutivo che ha mortificato il Consiglio regionale e non ha tenuto in considerazione le scelte dei calabresi. Sono proprio i consiglieri democrat a rifiutare nettamente l’operato di colui che avrebbe dovuto essere il collante di una Regione che doveva avere massima attenzione dal Governo nazionale dal quale invece, ha ricevuto solo schiaffi. Rottura definitiva quindi, all’interno di un partito dove sono gli stessi consiglieri del centrosinistra a chiedere un cambio di passo al Governatore Oliverio. Cambio di passo che, inevitabilmente, segna l’effettiva spaccatura tra Giunta e Consiglio e quindi tra il Presidente e i suoi eletti. La riunione del gruppo consiliare ha evidenziato l’instabilità di equilibri democrat già fragili all’inizio e rimessi alla prova dallo tsunami “Rimborsopoli” che ha definitivamente segnato un Partito la cui unità è solo di facciata. Questo dimostra che purtroppo, i calabresi hanno affidato il loro futuro, la loro terra ad amministratori che non solo peccato nel confronto con i cittadini ma che evitano anche il dibattito interno accentuando la spaccatura del Partito. Credo che il Pd sia arrivato all’ultimo giro di boa e dopo questa riunione, è difficile ricucire questo ulteriore strappo istituzionale e politico che potrebbe condizionare la prosecuzione della legislatura Oliverio. I territori hanno bisogno di risposte, fatti concreti e ad oggi, questo esecutivo ha fatto solo chiacchiere lasciando irrisolti i problemi più importanti di una Regione affossata, umiliata, derisa dai suoi amministratori. La sanità, lo stallo nel settore dei rifiuti, l’impasse sulle politiche per lo sviluppo economico dovevano essere le priorità del Governo Oliverio e invece, attendono ancora oggi, una risoluzione definitiva. La Calabria ha un governo regionale passivo, immobile, dove regna il caos tra i dem che invocano al Presidente un’inversione di tendenza. A partire dalle nomine dei manager della sanità e sulle quali le prese di posizione sono state nette: se Oliverio si intestardirà, ciascuno andrà per conto proprio. Insomma, siamo di fronte ad un terremoto politico che travolgerà la Regione e che non porterà alcun cambiamento ma una spaccatura definitiva. Mai si era vista una fase politica così turbolenta che comunque rispecchia l’attuale situazione a livello nazionale, regionale e comunale. Con rammarico, possiamo dire che il popolo ha affidato i propri sogni, speranze, futuro a uomini che, non solo non hanno saputo mantenere equilibri interni ma non hanno mai pensato al benessere della comunità. Dopo quasi un anno di governo, quello che si evince è l’incapacità amministrativa di un centrosinistra che invece di salvaguardare gli interessi della Regione e del Paese, si contrasta a vicenda creando solamente caos e distruggendo tutto ciò che di buono era stato fatto dal Governo di centrodestra.
Francesco Cannizzaro
Capogruppo Cdl
Consiglio regionale
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