VILLA SAN GIOVANNI – Dopo l’ultimatum della Provincia la dirigente scolastica del “Nostro-Repaci” ha scelto: il Liceo “Nostro” si trasferirà nella sede del Tecnico “Repaci”, da due anni occupata anche dell’Alberghiero.
Sulla decisione di Maristella Spezzano non ci sono dichiarazioni ufficiali, ma la comunicazione dovrebbe già essere pervenuta alla Provincia. Le classi dei vari indirizzi del Liceo saranno spostate gradualmente, gli studenti sono già stati informati e assieme al Comitato dei genitori hanno condiviso la scelta della Spezzano.
Una scelta a dire il vero non facile, ma che si è dovuta compiere dopo che le iniziali aspettative della famiglia del “Nostro-Repaci” sono state deluse con il “no” per quanto concerne sia i locali dell’ex Università Ranieri sia quelli del Museo di Storia Naturale dello Stretto, entrambi a due passi dalla sede del Liceo “Nostro” di via Marconi. E adesso che succede? Risolto il problema della carenza di aule del Liceo, la situazione continua a non essere delle migliori per le scuole superiori di Villa. Ora, infatti, è l’Alberghiero a ritrovarsi senza casa. Siccome la Spezzano ha accettato la seconda proposta avanzata dal presidente della Provincia Giuseppe Raffa, accade quanto segue: «Lo spostamento complessivo dei licei, attualmente siti in via Marconi, presso i locali di via De Gasperi in atto occupati dall’Alberghiero per il quale sarà individuata una nuova sede. In tal caso l’Istituto Commerciale non subisce alcun trasferimento». Cosa spetta dunque all’Istituto diretto dalla professoressa Adelaide Barbalace? Dove andranno gli studenti dell’Alberghiero, dopo il sequestro della sede di via Novembre e l’ospitalità nella sede del “Repaci”? E quando, di fatto, si concretizzeranno le decisioni assunte nelle ultime ore dalla dirigente del “Nostro-Repaci”?. A questo punto, forse, è legittimo pensare che l’Alberghiero possa usufruire- anche se solo in parte – della prima possibilità data al “Nostro”: l’utilizzo degli ex locali Asl di via Zanotti Bianco e di quelli dell’ex Università Ranieri. Ma a quanto pare, per la Provincia il grattacapo dell’Alberghiero non sarebbe poi così grosso atteso che la dirigente Barbalace «è disponibile ad accettare qualsiasi soluzione purché gli studenti possano serenamente affrontare l’anno scolastico e non subire ulteriori disfunzioni che potrebbero pregiudicare il normale iter formativo e la tranquillità delle famiglie». f.m.
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