VILLA. Mancate risposte alle interrogazioni, esposto in Procura

30 Settembre 2015
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silvia lottero 2

VILLA SAN GIOVANNI – Dalla diffida all’esposto. Giungono al palazzo del Cedir e all’Ufficio Territoriale del Governo di Reggio Calabria le rimostranze del gruppo consiliare “Cittadini Responsabili” sulle mancate risposte del sindaco Antonio Messina alle loro interrogazioni.
Silvia Lottero e Massimo Morgante presentano infatti un esposto alla Procura della Repubblica e alla Prefettura, contestando «la violazione dell’art. 43 del D.Lgs 267/2000 e 23 Regolamento Comunale – Mancati adempimenti del sindaco in relazione ad atti di sindacato ispettivo dei consiglieri comunali».
Risale allo scorso 19 settembre l’ultimatum al primo cittadino, che ha altri tre giorni di tempo per fornire risposte scritte sulle richieste di chiarimenti precedentemente avanzate dalla minoranza.
L’unico “riscontro” alla diffida è però un comunicato stampa delineante «tutto un equivoco», tanto che oggi Lottero e Morgante mettono in pratica l’avviso contenuto nell’atto di diffida.
Essendo per tutte le istanze spirato il termine dei 30 giorni previsti dalla normativa in parola, si rivolgono al procuratore e al prefetto «affinché – si legge nell’esposto – si proceda a termini di legge, significando che la mancata risposta ad atti di sindacato ispettivo costituisce una violazione grave rivolta non tanto e non solo al consigliere comunale ma alla città intera, oltre a creare impedimento alle attività dei consiglieri e del consiglio medesimo».
Un invito, dunque, affinché le autorità preposte «adottino «tutti gli atti di competenza al fine del ripristino delle normali condizioni di legalità».
Lottero e Morgante rincarano la dose in un comunicato stampa: «Messina continua a comportarsi in modo del tutto difforme, dimostrando di non volere o non potere rispondere agli atti di sindacato ispettivo che chiedono conto delle attività dell’Ente e che riguardano la vita dei cittadini». Reputando «travisata» la disponibilità che sin da subito hanno offerto alla maggioranza, i consiglieri di “Cittadini Responsabili” ribadiscono di non volersi appiattire «alle iniziative di un esecutivo che pone a rischio l’efficacia dell’azione amministrativa e l’erogazione di servizi essenziali ai cittadini». Tra le questioni sollevate nelle interrogazioni: il Piano per l’Abbattimento delle barriere architettoniche, la mancata applicazione dell’accordo con l’Asp reggina, la chiusura e ormai impossibile riapertura dell’Ufficio Giudice di Pace, la chiusura “Pozzo Polinca” a causa dell’inquinamento dell’acqua.
«I fatti gravi, per i quali viene chiesto inutilmente lumi nelle interpellanze e l’ostinazione di Messina a non voler fornire riscontro – concludono a muso duro il capogruppo Silvia Lottero e il suo compagno Massimo Morgante – dimostrano la necessità che sia svolta un’accurata indagine sui fatti e l’immediato intervento del Governo, per evitare che questioni amministrative si trasformino in problemi di ben altro genere». f.m.

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