SCILLA – Il commissario Massimo Scura allo “Scillesi d’America”? Stamani potrebbe essere finalmente la volta buona, e in tal caso il Comitato per la salute Costa Viola auspica che il numero uno della sanità calabrese risponda agli interrogativi alzati ieri mattina dallo stesso Comitato dopo il fallito tentativo di una manifestazione davanti all’ingresso del nosocomio. Le forze dell’ordine hanno bloccato l’iniziativa perché non richiesta per tempo e quindi non autorizzata, ma non hanno ovviamente impedito al Comitato di ribadire le ragioni di una lotta senza tentennamenti. Ci saranno altre occasioni per manifestare, protestare, scendere in piazza, ed eventualmente occupare l’ospedale. La portavoce del Comitato, Silvana Ruggiero, ha già annunciato la prossima discesa in campo del popolo a difesa dello “Scillesi” e della sanità in genere, naturalmente previo ottenimento del necessario permesso. «Non inviteremo politici, visto che a sollevare la problematica è stata la gente. E diserteremo ogni manifestazione indetta dalla politica», ha giurato Silvana Ruggiero riaccendendo poi i riflettori sullo studio di fattibilità per la riconversione dello “Scillesi” in Casa della Salute: «Al commissario Scura che a quanto pare sarà domani (oggi, ndr) nel nosocomio scillese – ha dichiarato la Ruggiero, affiancata da alcuni pazienti oncologici – vorremmo chiedere se c’è un atto scritto di ciò che si vuol fare dello “Scillesi d’America”». Ruggiero ricorda il decreto del presidente della Giunta Regionale n. 195 del 20 dicembre 2012, e la delibera dell’ Asp di Reggio Calabria n. 572 del 19 dicembre 2012 «per l’approvazione dello studio di fattibilità per la riconversione funzionale dell’ex Presidio Ospedaliero “Scillesi d’America” di Scilla in Casa della Salute». E poi chiede: «Questo studio di fattibilità che strada ha preso? Quali sono gli eventuali criteri frutto di questo studio di fattibilità che sono venuti fuori e che hanno mandato nel caos la sanità reggina? Perché hanno chiuso nosocomi importanti per i servizi offerti sul territorio e prima ancora di “sdemagogizzare” il famigerato grande ospedale della Piana?! Noi chiediamo la certezza della cura, e questa non ci può essere se alla chiusura di un ospedale non corrisponde l’apertura di un altro ospedale!». La Ruggiero si è mostrata a dir poco perplessa e ha avvisato: «I conti non tornano e la logica ancor meno! Lo studio di fattibilità a questo punto dobbiamo considerarlo una invenzione per prendere tempo per chissà quale astruso progetto. Non ci caschiamo più, ricordate che il popolo vi mette sulla poltrona ed il popolo vi può far sognare la poltrona. Ma prima dei vostri sogni, vengono le realtà della gente, della nostra salute. Sappiate che il nostro potere sovrano può trasformare i vostri sogni in incubi!». fra.me.
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