SCILLA. Vallone “Scirò”, terreni agricoli inaccessibili: i proprietari chiedono interventi risolutivi

3 Novembre 2015
918 Views

Stampa

SCILLA – Off limits l’accesso ai terreni che si trovano a monte del vallone “Scirò”. Appezzamenti e colture sono abbandonati, e nella stessa condizione si trovano animali da allevamento e non solo. Il maltempo degli ultimi giorni, infatti, ha messo in difficoltà i proprietari delle terre, impossibilitati a percorrere la stradina interpoderale d’ingresso alle stesse. Non possono attraversarla né in auto né a piedi, alla luce della condizione di pericolo e di impercorribilità rappresentata dalla presenza di fango e detriti. Con le piogge abbondanti l’arteria si è trasformata in una vera e propria fiumara, con acqua sporca e fangosa che scende direttamente in mare. Una situazione che va avanti ormai da quattro giorni, ma che si è ripresentata più volte anche negli anni recenti. Una storia che puntualmente si ripete, causando seri disagi agli agricoltori possidenti. Nella zona ci sono uomini e mezzi che stanno cerando di sistemare la situazione, con i proprietari che attendono la fine delle operazioni sperando che di poter entrare al più presto nelle tanto amate campagne. Ieri mattina non è stato ancora possibile; alcuni di loro sono arrivati nell’area del vallone “Scirò” e sono stati costretti a fermarsi sulla statale 18 assistendo sconfortati allo stato di impraticabilità della stradina d’accesso ai terreni. Erano circa cinque persone, perlopiù anziane. Ma in realtà i proprietari terrieri che frequentano quella via sono molti di più, considerato che il medesimo percorso è la porta d’ingresso a svariate proprietà, addirittura centinaia, seppur molte incolte e lasciate da tempo proprio per le annose difficoltà nel raggiungerle. Scirò, come Furio, Cardea, Fronte, Serro Lurici: tutte località di campagna messe in ginocchio dalle intemperie metereologiche. Per la disperazione dei contadini di mestiere e delle persone che usano coltivare la terra per avere prodotti sempre freschi e genuini. Un duro lavoro buttato al vento solo perché, negli anni, sono mancati interventi veramente risolutivi. «Siamo sempre a punto e daccapo – hanno dichiarato contrariati – I lavori tampone non servono a nulla, c’è bisogno di andare alla radice del problema, procedendo poi con una messa in sicurezza definitiva».

Francesca Meduri

Potrebbe interessarti

No al Ponte, sì alla “Comunità di patrimonio del territorio dello Stretto sostenibile”
Attualità
125 views
Attualità
125 views

No al Ponte, sì alla “Comunità di patrimonio del territorio dello Stretto sostenibile”

Francesca Meduri - 17 Aprile 2025

Si è svolta l'assemblea di costituzione della rete "Comunità di patrimonio del territorio dello Stretto sostenibile" (Copatss).    L’incontro, tenutosi…

Dal 24 al 27 aprile a Reggio Calabria la prima edizione dello ‘Street food fest’
eventi e spettacoli
169 views
eventi e spettacoli
169 views

Dal 24 al 27 aprile a Reggio Calabria la prima edizione dello ‘Street food fest’

Francesca Meduri - 17 Aprile 2025

Dal 24 al 27 aprile 2025, a Reggio Calabria, arriverà la carovana del gusto, per la prima edizione del ‘Reggio…

Giovane ai domiciliari per maltrattamenti nei confronti della madre
Cronaca
95 views
Cronaca
95 views

Giovane ai domiciliari per maltrattamenti nei confronti della madre

Francesca Meduri - 17 Aprile 2025

    I Carabinieri della Compagnia di Gioia Tauro hanno eseguito un'ordinanza di custodia cautelare degli arresti domiciliari nei confronti…