Si sono tenute anche a Santo Stefano, con qualche giorno di ritardo rispetto alla data del 4 novembre, le celebrazioni per la Giornata dell’Unità Nazionale e delle Forze Armate. Un ritardo programmato per consentire la presenza del parroco Don Pasquale Geria che ha celebrato la Santa Messa in onore dei Caduti.
«Un momento di grande condivisione per tutto il paese di Santo Stefano» ha dichiarato il Sindaco Francesco Malara deponendo un corona d’alloro anche alle vittime civili e alla stele dei magistrati Falcone, Borsellino e Scopelliti presso la scuola elementare del paese. «Occasioni come questa sono la dimostrazione della grande voglia di partecipare dei nostri concittadini – ha aggiunto il primo cittadino – siamo felici del momento collettivo che ha coinvolto tutto il paese su una celebrazione così importante. Ritengo sia stato il modo migliore per celebrare l’Unità Nazionale».
Presenti alle celebrazioni anche gli alunni della scuola di Santo Stefano, che hanno intonato la Canzone del Piave, accompagnati dai docenti e dal Direttore Princi, sempre attivo a testimonianza della sua vicinanza alla comunità. Insieme a loro anche il complesso bandistico ”Città di Archi” che ha accompagnato la cerimonia suonando le marce tradizionali della celebrazione. La giornata si è conclusa presso l’Asilo Monumentale Filastò-Piacentini dove il Sindaco ha deposto le corone d’alloro in memoria dei caduti, alla presenza dei rappresentanti locali delle Forze Armate.
«Anche in questa giornata Santo Stefano ha dato grande prova di unità e condivisione. Il segno che il clima è cambiato e si respira finalmente un’aria nuova. Ho riflettuto sul significato che ci consegna la presenza di un monumento così importante come l’asilo nel nostro paese. La struttura è stata infatti progettata da Marcello Piacentini, un architetto fortemente legato al regime fascista durante il ventennio, e finanziata da Umberto Zanotti Bianco, patriota filantropo e antifascista. E’ il segno che di fronte ai grandi progetti, di fronte agli obiettivi da realizzare per il bene della popolazione, i colori politici non possono diventare un ostacolo. E’ anche il senso di quello che stiamo facendo a Santo Stefano: lavorare per il bene comune coinvolgendo tutti, in un’opera di condivisione che è stata evidente anche durante l’ultima celebrazione della festa dell’Unità Nazionale».
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