SCILLA – La giunta guidata dal sindaco Pasqualino Ciccone ha deciso di chiedere alla Regione Calabria il riconoscimento dello stato di calamità naturale in relazione al nubifragio abbattutosi sul territorio comunale nei giorni 31 ottobre e 1 e 2 novembre scorsi. All’Assessorato regionale all’Agricoltura-Foreste, e alla Prefettura di Reggio Calabria, al Ministero delle Politiche Agricole, all’Amministrazione Provinciale e all’Ispettorato Provinciale dell’Agricoltura di Reggio Calabria, è stata inviata la delibera con cui l’esecutivo ha dichiarato e approvato lo stato di emergenza e fatto la conta dei danni. Danni piuttosto seri, per la cui riparazione il Comune avrà per forza di cose bisogno di aiuti economici dalle istituzioni superiori. «In particolare – scrive la squadra di governo scillese – i danni si concentrano sulla viabilità comunale ed extracomunale e hanno riguardato inoltre i corsi d’acqua ricadenti sulla fascia costiera con l’interessamento dell’abitato. La quantità d’acqua riversata nei torrenti e i detriti portati a valle dalla furia delle acque – proseguono Ciccone e compagni – hanno completamente riempito l’alveo del torrente Favazzina, portando lo stesso a tracimare al punto da invadere completamente le aree goleniche destinate quale invaso d’emergenza per diluire la piena del torrente. Tali aree di protezione rappresentano in questo momento il letto di scorrimento del torrente». A dare problemi non solo il Favazzina, come segnalato su queste pagine in occasione del recente maltempo. Sottolinea infatti l’amministrazione scillese: «Analoga situazione è stata riscontrata per quanto riguarda il torrente Livorno, il quale ha trasportato a valle (via Livorno e Lungomare) materiali vari e fango e per il torrente Oliveto dove dovrà essere verificata la tenuta dei muri d’argine». Ma non è tutto. Gli effetti devastanti del maltempo, oltre a rendere inaccessibili alcune strade interpoderali, hanno colpito pure le arterie strategiche: «I detriti precipitati sulle strade Scilla Melia, strada Flavioli, strada Aciarello, stanno condizionando enormemente il transito veicolare, imponendo interventi di ripristino e messa in sicurezza che saranno programmati –spiega la giunta Ciccone – da questa amministrazione». Per non parlare, poi, «delle situazioni di disagio e pericolo e gli ingenti danni alle strutture pubbliche e private». Nel dichiarare lo stato di emergenza la giunta scillese evidenzia che tale situazione non puo essere fronteggiata facendo ricorso solo a risorse e mezzi a disposizione del Comune, stante anche lo stato di dissesto finanziario in cui versa dal 2012. La palla passa dunque alla Regione e agli altri enti competenti. f.m.
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