SCILLA – Nuovo capitolo nella querelle relativa al Castello “Ruffo”. Un nuovo botta e risposta tra i due contendenti, stavolta non a mezzo stampa ma con atti ufficiali che di fatto potrebbero portare a una battaglia legale. Ma andiamo per ordine. Dopo l’alt dell’attuale giunta all’ingresso di privati nel castello per lo svolgimento di alcuni servizi, stop in rottura con l’iniziativa della passata amministrazione di aderire al Por Calabria Fesr 2007/2013 per la valorizzazione di circa 200 siti culturali calabresi, le imprese aggiudicatarie del bando hanno diffidato e messo in mora il Comune. “Welcome to Scilla” ha così deciso a seguito del ripetuto tentativo di spiegare al primo cittadino che il progetto nulla toglierebbe al ruolo che il Comune assume nella gestione di parte del Castello in virtù di una concessione con l’Agenzia del Demanio, proprietaria del bene. L’inflessibilità del sindaco Pasqualino Ciccone, dettosi pronto ad alzare le barricate e mostratosi decisamente critico verso l’operato dei predecessori, ha dunque costretto i vincitori del bando a muoversi affinché il progetto possa partire. Infatti al protocollo di palazzo “San Rocco” è stato acquisito un atto stragiudiziale di diffida e messa in mora a firma dell’avvocato Giovanni Gurnari nell’interesse della costituenda rete di imprese “Welcome to Scilla”, con cui «si diffida il Comune, nella persona del sindaco e dei funzionari responsabili, immediatamente, e comunque entro 30 giorni a provvedere alla sottoscrizione di qualsivoglia atto, protocollo, documento, con la Regione Calabria e/qualsivoglia soggetto ed ente preposto, necessario per dare seguito corretto alla conclusione dei procedimenti relativi ai fondi Por Calabria Fesr 2007/2013». Non si è fatta attendere la replica dell’esecutivo scillese, che ha deliberato di nominare l’avvocato Gaetano Callipo «per rendere un parere legale in ordine all’intera questione, al fine di verificare la correttezza e legittimità dell’adesione a suo tempo manifestata dall’ente, e, in relazione alla diffida della costituenda rete di imprese Welcome to Scilla, per valutare le condizioni legali di riscontro in considerazione di tutte le circostanze emarginate». Circostanze che l’amministrazione Ciccone illustra nei dettagli, sottolineando in primis che i competenti uffici regionali «hanno solo parzialmente riscontrato le reiterate istanze» di accesso alla documentazione. Il sindaco, poi, segnala «che dall’esame dei progetti inviati dalla Regione emerge che sono stati ammessi progetti per anni cinque, in aperto contrasto con il regolamento del Castello che parla di eventi temporanei». E ancora: «Non risulta ad oggi trasmesso dalla Regione lo schema di contratto di concessione, bensì un formulario assolutamente vago e privo di significative clausole». Ricorda inoltre l’opera del Comune all’interno del Castello, tra spese di funzionamento, servizi municipali e organizzazione e svolgimento di importanti manifestazioni e iniziative anche di livello nazionale. fra.me.
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