ASP REGGIO. Visite mediche non prenotabili, la testimonianza di Pat Porpiglia: sconcerto, frustrazione, rabbia

7 Dicembre 2015
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Spett.le Villaedintorni
Una settimana fa, esattamente il 30 novembre corrente anno, mi sono recato presso la farmacia dove, usualmente mi servo, per prenotare una visita specialistica. Il farmacista, sempre gentile e garbato, mi ha informato che il servizio per le prenotazioni online di visite specialistiche presso le strutture ASL non era in funzione da almeno una settimana. Ha tentato, comunque, di mettersi in comunicazione, alla mia presenza, senza alcun successo. Mi ha pregato di ripassare dopo qualche giorno per vedere se il servizio sarebbe stato nel frattempo ripristinato. Sono ritornato oggi, lunedì 7 dicembre c.a. senza potere fare la mia prenotazione. Ero naturalmente arrabbiato. Ho cercato, visto la necessità di fare al più presto la mia visita specialistica, di andare personalmente presso la struttura pubblica (l’ospedale di Scilla) per fare sul posto la mia prenotazione. Niente da fare. L’impiegata mi ha detto che era impossibile fare la prenotazione perché non erano nelle condizioni di poterlo fare. Non è riuscita nonostante le mie impellenti preghiere a darmi una plausibile risposta, tranne ripetere che lei non c’entrava niente con il disservizio. Le ho fatto notare che lei in quel momento rappresentava la struttura e che se non fosse in grado di fornire una spiegazione doveva mettermi in contatto con un suo superiore con cui parlare per capire come potevo fare la prenotazione. Niente da fare. Mi suggeriva di presentarmi con la sola impegnativa medica il prossimo venerdì, giorno in cui vengono effettuate le visite afferenti la mia malattia, nella speranza che io potessi essere accettato grazie alla comprensione della specialista preposta al servizio. A questo punto mi sono sentito frustrato e forse anche adirato.
Siccome nei mie libri io predico che noi calabresi abbiamo il dovere di levare forte e chiara la nostra voce quando riteniamo che un nostro diritto ci viene negato, mi sono adoperato per venire a capo dell’intricata matassa burocratica. Lo sapete, ormai perché l’avete sicuramente vissuto sulla vostra pelle, che in Italia raramente si trovi qualcuno che dichiari apertamente di essere il responsabile di un disservizio. Ho cercato di capire cosa fosse andato storto.
In sintesi, sono venuto a conoscenza che il servizio di prenotazione online viene offerto gratuitamente dalle farmacie a seguito di un accordo stipulato dall’ASP Reggio Calabria con la Federfarma. Il programma software gestito da un’impresa privata, il cui nome disconosco, è stato interrotto unilateralmente per una supposta mancanza di corresponsione di arretrati per il servizio di prenotazioni erogato. L’ASP Reggio Calabria, Struttura di Coordinamento CUP_PROVINCIALE con Prot. 74405 del 30.11.2015 con nota ad oggetto:fuori servizio CUP indirizzata a Federfarma e Call Center comunicava che “a causa di un guasto al CUP sono bloccate tutte le prenotazioni dal CUP_PROVINCIALE”
Mi è stato riferito che il problema può essere risolto soltanto a seguito di intervento da parte del Commissario nominato o incaricato già tre mesi fa, il quale comunque per motivi che sfuggono alla comprensione di un povero cittadino, non si è insediato ancora e pertanto impossibilitato a agire. Niente di vero. Esiste nella P. A. la continuità amministrativa.
A questo punto sono sconcertato e disorientato. Non sono un influente politico, non sono un dirigente di prima fascia, oppure un uomo che conta per, facendo valere il mio status, farmi servire su un piatto d’argento la mia prenotazione. Conoscendomi non credo che avrei approfittato della mia posizione di privilegio. Faccio ciò che mi è possibile. Condivido le mie riflessioni con voi e le affido ad un giornale nella speranza che esse vengano rese pubbliche.
In primo luogo io credo che anche noi cittadini abbiamo sicuramente delle responsabilità in questa vicenda grottesca. Ci siamo ormai consegnati alla rassegnazione. Abbiamo persino perso la voglia di indignarci favorendo il lassismo, l’inefficienza e il menefreghismo di chi deve fornirci servizi, risposte e soluzioni. L’opinione pubblica è inesistente oppure molto ma molto flebile.
Non mi sembra di avere visto degli articoli di giornale in cui il problema viene messo in evidenza o sentito nei telegiornali regionali levarsi forte una protesta contro la mancanza di idonei servizi erogati nelle strutture ospedaliere e pubbliche sparse sul territorio.
Infine l’assenza completa di una presa di posizione forte da parte dei rappresentanti dei partiti impegnati non a trovare una efficace soluzione ai problemi reali esistenti sul territorio ma tutti presi dai sondaggi che danno questo o quel partito in vantaggio sull’altro oppure indaffarati a addebitarsi vicendevolmente delle colpe.
Vi farò sapere come andrà a finire Venerdì quando mi presenterò per fare la mia visita medica senza essere prenotato.

Pat Porpiglia

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