BAGNARA CALABRA – «Sciogliere per mafia un comune non basta quando si lascia l’ente in balia della burocrazia d’annata. Chiediamo indagini serie e approfondite agli organi inquirenti». Adriana Musella, presidente Coordinamento Antimafia “Riferimenti”, insorge davanti all’ennesimo scempio in onda nella piazza intitolata al padre Gennaro, vittima di mafia per aver denunciato irregolarità nell’appalto relativo al porto di Bagnara. Non sono bastati gli indirizzi dei commissari prefettizi ai competenti uffici comunali: la targa e la lapide dedicate a Gennaro Musella sono rimaste dov’erano e, oltretutto, sono circondate dal degrado più assoluto. Rincara la dose Adriana Musella: «Da notizie ed esposti giunti a Riferimenti, Bagnara vive nel caos più assoluto. Chiediamo alle autorità competenti, nonchè al giornalismo d’inchiesta, di attenzionare l’attività della burocrazia, a partire dall’ufficio tecnico, in questo comune, sciolto per mafia nella sua componente politica ma titolare di pesanti eredità che determinano ingovernabilità. La situazione di disagio era già stata da noi segnalata alla Prefettura di Reggio. Ad oggi riteniamo si sia aggravata e di molto». E proprio al prefetto Claudio Sammartino Adriana Musella sollecita un pronto intervento per mettere fine a quella che reputa «una vera vergogna». f.m.
Potrebbe interessarti
San Roberto, il 7 dicembre la “Valley food” promossa dalla Pro Loco
Francesca Meduri - 22 Novembre 2024Un viaggio alla scoperta dello street food locale per le vie del paese, nel periodo più dolce ed atteso…
Ragazza violentata mentre va a scuola, 49enne di Bagnara arrestato in flagranza
Francesca Meduri - 22 Novembre 2024Una pronta e risoluta operazione dei Carabinieri della Stazione di Bagnara Calabra ha portato all’arresto in flagranza di un…
Villa, una panchina lilla contro anoressia e bulimia
Francesca Meduri - 22 Novembre 2024Il Kiwanis Club di Villa San Giovanni, in occasione della Giornata internazionale dei diritti dell'infanzia e dell'adolescenza ed in concomitanza…