VILLA. La magia del presepe meccanico di Salvatore Ragonese: ancora tre occasioni per visitarlo. Curiosità e fotogallery

VILLA SAN GIOVANNI – Ancora tre occasioni per ammirare la bellissima mostra dei presepi allestita presso il “Presidio della legalità –A. Scopelliti” di Piale e organizzata dall’associazione socio-culturale “Ponti Pialesi” col patrocinio dell’Amministrazione comunale nell’ambito del cartellone “Natale a Villa”: l’esposizione sarà aperta al pubblico oggi (3 gennaio) e il 9 e 10 gennaio, dalle ore 17 alle ore 20, per poi chiudersi assieme all’intera manifestazione “A proposito di …Natale”. I visitatori potranno osservare da vicino decine di presepi, ognuno dei quali con una propria peculiarità. Opere di grande pregio, che racchiudono passione, amore, fede, pazienza.

Quest’anno, poi, la tradizionale rassegna artistica si è arricchita con l’allestimento del famoso presepe meccanico del signor Salvatore Ragonese, siciliano trapiantato a Villa San Giovanni.
Il “Presepe di Villa”, denominato così in primis per il fatto che al centro dello stesso campeggia la fedele riproduzione del monumento storico di Villa San Giovanni, “La Fontana Vecchia”, è nel suo genere un’opera unica in città, tanto che ogni volta non smette di incantare, di stupire, di meravigliare, strappando applausi e consensi. Le modifiche apportate in questa decima edizione lo hanno reso ancora più suggestivo, valorizzandolo anche e soprattutto in termini di contenuti e di messaggi. Un gran lavoro quello del progettista e realizzatore del “Presepe di Villa”, Salvatore Ragonese, che tiene a sottolineare la «preziosa collaborazione» dei piccoli Francesco e Siberiana Longordo.

Quindi, l’autore illustra gli elementi che hanno dato vita all’opera: 1 metro cubo di legname, 5 kg di “sabbia del deserto”, 30 kg di sughero dei Nebrodi, 50 ore di progettazione, 80 statuine in terracotta vestite, 120 lampade (12 e 220 volt), 150 ore di lavoro, 200 attrezzi e suppellettili in miniatura, 600 metri di collegamenti elettrici, 1000 fiocchi di neve.
Un mix di elementi capace di generare, grazie a un ingegnoso procedimento elettrico-meccanico, un effetto che ha uno scopo primario: «Tutto per un solo sorriso di bimbo».

Un susseguirsi di effetti, anzi. In un excursus di quattro minuti, infatti, si avvicendano le fasi di alba, giorno, tramonto e notte tutte contraddistinte da un diverso gioco di luci e ognuna caratterizzata da una diversa ed appropriata colonna sonora. Ed è così che, ad esempio all’alba, con il cielo di colore giallo-arancio e la colonna sonora “Il vecchio e il bambino”, si spengono le lanterne nelle strade e si accendono le luci nelle varie botteghe splendidamente arredate con centinaia di miniature e si animano i vari mestieranti (il vasaio, il cestaio, il fabbro, il falegname e la donna impastatrice del pane; si accendono anche la fucina e la forgia del fabbro, il braciere della vecchietta, il lume del ciabattino, il camino della casa del saggio e via dicendo. Tanti altri gli effetti visibili agli occhi dei visitatori, che per ognuna delle quattro fasi – alba, giorno, tramonto, notte – possono ammirare la magia creata da personaggi, oggetti e luoghi “in movimento”. Le curiosità e i dettagli sul “Presepe di Villa” sono illustrate per iscritto nei manifesti affissi ai lati dell’opera, in parte consultabili anche cliccando su alcune immagini a corredo del presente articolo.

Francesca Meduri