BAGNARA. Sanità, petizione al governatore Oliverio: «Si faccia portavoce delle richieste del popolo»

ospedale di Scilla

BAGNARA – Una petizione al governatore Mario Oliverio per dare dignità alla salute del popolo calabrese. E’ questa l’ultima iniziativa promossa dal Comitato per la salute “Costa Viola” alla luce dell’intenzione del presidente della giunta regionale di proporre al ministro della Salute Beatrice Lorenzin la rinegoziazione del Piano di rientro sanitario. «Già il termine stesso (rinegoziare) ci infastidisce non poco, perché il diritto alla salute non è un mutuo né lo si può ridurre ad un compromesso», avvisa il Comitato lanciando la propria richiesta: «A lei Signor presidente, che nella sua ventiquattr’ore oltre a portarsi la proposta da sottoporre alla Ministra Lorenzin, porti anche la nostra dignità e la nostra rabbia per il diritto alla salute gravemente leso e non garantito. Avere la possibilità di curarsi non è una concessione di cui la ministra vorrà onorarci, ma dovrà essere la garanzia di un diritto imprescindibile. Porga la nostra costernazione, la nostra stanchezza, il nostro basta! E faccia in modo che dia il giusto peso alle nostre rivendicazioni, perché la lettera H, presto non starà più ad indicare un ospedale, ma l’idrogeno, perché come una bomba atomica il popolo esploderà!». La petizione (su petizione pubblica.it) può essere votata sui vari profili facebook o inviando una email a: comitatocostaviola_s@libero.it, che risponderà con il link della petizione. «E’ il governatore Oliverio – dichiara la portavoce del Comitato per la salute “Costa Viola”, Silvana Ruggiero – che vogliamo eleggere quale portatore della nostra rabbia per una sanità allo sbando! Le immagini che i giornali ci hanno fatto vedere, ma anche le testimonianze dirette di chi è stato ricoverato o ha avuto un proprio familiare ricoverato presso l’Ospedale Riuniti di Reggio Calabria, non lascia più tempo per rivendicare la mancanza di tutela degli ammalati. La gente è stanca, non vuole più sentire nè chiacchiere nè false promesse e tanto meno le motivazioni che hanno ridotto il diritto alla salute ad una chimera calpestando la dignità di ogni ammalato! Il diritto alla salute non è matematica, mettete da parte la calcolatrice e usate il cuore! La Calabria non è e non sarà mai ultima per quanto riguarda la dignità del suo popolo, che ormai stanco è sull’orlo dell’insurrezione!». f.m.