BAGNARA CALABRA – Ci voleva la forza del popolo per smuovere le acque, è proprio il caso di dirlo, sulla delicata problematica della frequente interruzione dell’erogazione del prezioso liquido per motivi di non potabilità, determinata in qualche caso dai lavori di abbattimento del vecchio tracciato autostradale.
Grazie alla petizione presentata lo scorso 16 dicembre alla Commissione Straordinaria che guida palazzo “San Nicola”, infatti, il gruppo “Bagnara porta a porta” (il) legalità, chi ci sta?” ha ottenuto un primo importante risultato ai fini della risoluzione della vicenda: sulla scrivania della responsabile dell’area tecnica comunale, ingegnere Maria Letizia Panella, è arrivata una richiesta urgente affinché venga finalmente chiarita una situazione che si protrae da troppo tempo con gravi disagi per la cittadinanza.
In particolare, il viceprefetto Antonio Contarino, l’aggiunto Vito Turco e il funzionario economico- finanziario Maria Cacciola, richiamando i contenuti della petizione popolare “Acqua potabile: un diritto, non un privilegio”, evidenziano alla dirigente municipale la necessità che sia realizzato «uno scrupoloso monitoraggio delle acque immesse in rete con la contestuale massima pubblicità e le informazioni dei dati e le risultanze delle analisi periodicamente effettuate».
Per quanto di rispettiva competenza, poi, l’ingegnere Panella è invitata a intraprendere «qualsiasi azione per il puntuale rispetto della normativa di riferimento, fornendo un’esaustiva relazione al riguardo».
Concludono i commissari: «I cittadini firmatari chiedono altresì massima attenzione affinché il divieto di uso di acqua potabile sia rispettato per le fontane pubbliche dandone massima pubblicità al fine di scongiurare riflessi negativi sulla salute pubblica. Si rappresenta l’urgenza di riscontro».
Esultano dunque i primi sottoscrittori della petizione, Adone Pistolesi, Antonio Maiorana e Rosaria Velardo, i quali per conoscenza hanno ricevuto la lettera di sollecitò destinata alla dirigente Panella. «Una prima risposta di ascolto – commentano – con una inequivocabile richiesta di massima urgenza, indirizzata al responsabile dell’area tecnica comunale. Nel ringraziare la Commissione Straordinaria tutti noi, con fiducia, resteremo in attesa delle risposte chiare su tutti gli aspetti: qualità dell’acqua, con relativa pubblicazione a mezzo stampa e affissione pubblica, di tutti i dati certificati, relativi alle sostanze in essa presenti; situazione reale sulla salute delle nostre sorgive; rimozione delle eventuali cause dei continui disservizi; eventuale richiesta danni a chiunque abbia causato gli eventuali disservizi e danni alla popolazione; ripristino eventuale dei danni procurati alle sorgive e di conseguenza a tutta la popolazione, sperando, se così fosse, sia stato solo un danno economico e non alla salute pubblica; conferma, di vedere fattivamente eseguite – concludono – tutte le opere di compensazione promesse al riguardo da Anas alla Commissione Straordinaria».
fra.me. Il Quotidiano 15 gennaio 2016
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