VILLA. Nuova autorità portuale, il sindaco Messina: «Veramente soddisfatto, ci faremo valere»

VILLA SAN GIOVANNI – Autorità portuale, il sindaco Antonio Messina dice sì al progetto Delrio. Adesso che la riforma delle autorità portuali italiane sembra essere in dirittura d’arrivo, il primo cittadino rilancia il proprio pensiero e conferma di non temere affatto che Villa San Giovanni possa essere danneggiata dall’ingresso nell’Authority del Mare Tirreno Meridionale assieme a Messina, Tremestieri, Gioia Tauro, Reggio Calabria, i due porti di Crotone, Corigliano Calabro, Taureana di Palmi, Tremestieri, Vibo Valentia e Reggio Calabria.
Manca poco ormai per sapere se queste 12 realtà portuali saranno messe a sistema: il 22 gennaio prossimo infatti il decreto attuativo del ministro Graziano Delrio sarà portato in Consiglio dei Ministri per l’approvazione e l’accorpamento tra le Autority di Gioia Tauro e quella di Messina dovrebbe divenire ufficiale.
«Villa schiacciata? L’ho detto e lo ribadisco – dichiara il sindaco Antonio Messina – a noi non interessano le poltrone, ma farci valere anche ai tavoli importanti. Se Gioia Tauro ha una valenza strategica importante e Messina che ce l’ha altrettanto importante, essendo una città dieci volte più grande di Villa, vuol dire che noi – aggiunge Messina – cercheremo di farci valere anche nei confronti di questi grandi centri che hanno una storia dal punto di vista della portualità e della logistica assolutamente notevole. Ma Villa non è da meno e si farà sentire. Sono veramente soddisfatto che quello che era stato preannunciato qualche mese fa – conclude il sindaco di Villa – stia per prendere corpo, spero davvero che il provvedimento sia confermato».
Messina ha commentato le ultime notizie sulla riforma delle autorità portuali nel corso della cerimonia di premiazione del contest fotografico “Uno scatto per Villa”, approfittando del discorso sulle bellezze e sulla vocazione marinara e turistica della città.
Già lo scorso autunno il sindaco villese era stato chiaro e aveva manifestato la propria posizione in un documento congiunto con i colleghi di Reggio Calabria (Giuseppe Falcomatà) e di Messina (Renato Accorinti), esprimendo al ministro Delrio la volontà di puntare sull’Autorità portuale dello Stretto con Gioia Tauro.
«Il riordino delle autorità portuali, ed i relativi accorpamenti – avevano esordito i tre sindaci nella nota inviata al responsabile del Dicastero delle Infrastrutture e dei Trasporti – devono diventare l’occasione per disegnare un sistema portuale della Calabria e dello Stretto di Messina, posto al centro del Mediterraneo, capace, in virtù delle differenti vocazioni commerciali dei porti, di massimizzare tutti i settori economici evitando dispersioni ed inutili competizioni. Un sistema integrato – avevano aggiunto Messina, Falcomatà e Accorinti – che valorizzi le specifiche peculiarità dei porti calabresi e messinesi ( passeggeri, container, crociere, prodotti petroliferi) e che riuscirà certamente a cogliere le opportunità economiche e sprigionare tutte le potenzialità dei nostri territori. I sindaci di Messina, Reggio Calabria e Villa San Giovanni – si concludeva così il documento trasmesso a Delrio e firmato dai tre primi cittadini dell’area dello Stretto – ritengono che l’unicità dello Stretto vada in ogni caso salvaguardata e valorizzata. Non abbiamo interesse per poltrone, ribadiamo il diritto al futuro dei nostri territori».
Queste le parole utilizzate dai tre sindaci per sancire ufficialmente un unico obiettivo: l’Autorità portuale dello Stretto, un matrimonio tra Messina e Gioia Tauro. Unione che, comunque, non piace a molti, a quanti non ci stanno nel vedere Gioia perdere l’autonomia.

fra.me.