SCILLA – Contro lo spostamento immediato del servizio di Oncologia a Reggio Calabria, e nei prossimi mesi a Melito Porto Salvo, arriva la prima risposta concreta del Comitato per la salute “Costa Viola”: un ricorso in autotutela per l’annullamento del provvedimento.
Mantenendo in piedi l’ipotesi di promuovere una causa giudiziaria al Tar, il Comitato prova intanto a bussare direttamente all’ufficio Asp (Dipartimento Area Ospedaliera in persona del responsabile del procedimento dott. Domenico Calabrò) che ha firmato l’atto.
La richiesta di riesame in autotutela, per la quale la portavoce del Comitato, Silvana Ruggiero, ha incaricato l’avvocato Anna Golotta, di Bagnara Calabra, contesta un provvedimento «irregolare, in quanto manca la denominazione dell’atto, e illegittimo, in quanto emanato con eccesso di potere per illogicità manifesta nella parte in cui è disposto il trasferimento al P.O. “Tiberio Evoli” di Melito invece che all’ U.O. di Medicina Interna dell’Ospedale di Gioia Tauro, dalla quale l’ex P.O. di Scilla dipendeva e dipende (vigendo la delibera 181/2013!) operando con il codice della stessa, senza motivarne le ragioni poste alla base dell’azione amministrativa».
Il Comitato nutre seri dubbi anche e soprattutto sulla parte del provvedimento relativa all’esito del sopralluogo dei Nas presso lo “Scillesi d’America”, tanto da avanzare un’istanza di accesso al verbale che attesterebbe l’inidoneità dei locali del presidio per la terapia antiblastica.
E poi, ancora, ribadisce le conseguenze di quanto disposto: «Un disagio pesantissimo per i pazienti in trattamento antiblastico, che si vedranno costretti ad adoperare mezzi pubblici per il trasporto verso il P.O. di Melito perché spesso non in grado, a causa degli effetti collaterali devastanti, di poter usufruire di mezzi di trasporto propri».
Confidando nell’esito dell’iniziativa appena promossa, il Comitato per la salute “Costa Viola” ringrazia l’avvocato Golotta «per essersi messa – sottolinea Silvana Ruggiero – a disposizione gratuitamente di questa importante causa, qual è la tutela dei malati oncologici. Quanta solidarietà avete letto, ascoltato o quantomeno avvertito nei confronti dei malati oncologici, da parte dei politici di ogni grado istituzionale. Il maledetto tumore non guarda in faccia nessuno, ma alle prossime elezioni saranno gli ammalati, le loro famiglie e quanti stanno lottando al loro fianco a non guardare i candidati in faccia».
Fra.Me.
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