SCILLA – Il pericolo corre sulla provinciale 15 Scilla-Melia. Le condizioni dell’arteria sono disastrate e l’allerta meteo diramata nelle ultime ore non lascia presagire nulla di buono. Il rischio frane resta alto e il manto stradale è un colabrodo. La situazione è sotto gli occhi di tutti e, di fronte a tale evidenza, il capogruppo di “Uniti per cambiare” Domenico Mollica ha sentito l’esigenza di denunciarla pubblicamente per sollecitare gli enti preposti a intervenire urgentemente. «Da parecchi anni ormai – ha esordito il consigliere di minoranza in conferenza stampa, parlando anche a nome della compagna Maria Cacciola – la provinciale Scilla-Melia è peggio di una mulattiera, con grande pericolo per chi la deve percorrere. I lavori cominciati più di un anno e mezzo fa sono stati abbandonati, rimanendo incompiuti. Che fine ha fatto il finanziamento provinciale? Tanti altri tratti di strada franati, cunette intasate e quant’altro. E’ possibile che il personale provinciale che sorveglia non lo faccia presente all’amministrazione Raffa? Possibile che nessun altro senta di dover intervenire? Oltre un mese fa un’altra frana è caduta, occupando il manto stradale e creando un passaggio a senso unico». Sebbene i lavori siano di competenza della Provincia, sul banco degli imputati finisce anche e soprattutto il primo cittadino scillese: «Dov’è – domanda Mollica – il sindaco Pasqualino Ciccone? E i suoi assessori? Loro che si vantano di fare tanto per il territorio, perché non reclamano per la Scilla-Melia? Ebbene – rincara la dose l’esponente dell’opposizione – noi pensiamo che ciò poco importi al sindaco, il quale è più interessato ai veglioni e alle feste al castello». Mollica mette da parte il sarcasmo ed esprime la richiesta di “Uniti per cambiare”, manifestando intenzioni ben più serie qualora la stessa non dovesse essere soddisfatta: «Chiediamo – l’appello dei due consiglieri di minoranza – pronte e adeguate risposte sulla ripresa dei lavori. Se l’ufficio tecnico provinciale, in particolare l’ingegnere Domenica Catalfamo, che tanto stimiamo, e il presidente Raffa non mostrano interessamenti in breve tempo – avvisa Mollica – siamo costretti a far presente il problema alle autorità competenti». fra.me.
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