VILLA SAN GIOVANNI – Avevamo sperato che il presidente della Provincia di Reggio Calabria, conscio del suo imminente destino, avesse profuso ogni sforzo per lasciare in eredità alla Città Metropolitana e all’Istituto Alberghiero, una riserva economica tale da regalare una nuova sede alla scuola, ripristinando un patrimonio scolastico venuto meno dopo il legittimo sequestro dell’originaria struttura da parte della Procura della Repubblica.
Alla contraddittorietà dei suoi stessi atti, invece, si è aggiunta l’arroganza di provvedimenti tratti da poteri inesistenti e quindi illegittimi, che invece di rasserenare gli animi e restituire agli studenti tutti, la serenità necessaria per affrontare quella che ormai è la fine dell’anno scolastico, ha acuito uno scontro che la stessa Istituzione provinciale ha determinato e i cui provvedimenti, in questi anni, non hanno certo brillato per intuizione, misura e capacità di interpretare il ruolo pubblico.
Questo ha creato un corto circuito tra Enti costituzionalmente equiparati, che è destinato a risolversi con l’intervento autorevole, non solo del Parlamento ma anche nelle aule giudiziarie e con l’aggravante, interamente addebitabile alla Provincia, di avere lasciato sul “campo di battaglia” il diritto allo studio di migliaia di ragazzi e delle loro famiglie, perché gli adulti, noi adulti, non siamo stati in grado di mettere in disparte gli interessi politici e personali.
Ora a prescindere dalle primogeniture, le parti più responsabili dovrebbero pensare a fare fronte comune su un tema delicatissimo, qual è quello della scuola che al tempo opportuno era stato sollevato dalla minoranza consiliare e troppo in fretta liquidato da un sindaco che non ha bisogno di dire da che parte sta.
Sappiamo tutti benissimo che Raffa non potrà che soccombere in caso di scontro frontale, proprio mentre la sua esperienza alla Provincia si accinge a chiudersi definitivamente. E la questione, peraltro, riguarda anche il Ministero della Istruzione che si ostina a non comprendere la situazione grave di degrado, le continue concessioni di strutture scolastiche ad associazioni che nulla hanno a che vedere con l’attività scolastica, che costituiscono un potenziale rischio per i minori e rappresentano una vero e proprio inganno nei confronti del Piano dell’Offerta Formativa, che così diventa una vera frode da far valere in sede Europea.
La scelta se costruire barricate o lastricare la strada del principio di legalità che i nostri ragazzi possano seguire da esempio, spetta a Raffa, da cui aspettiamo l’immediata revoca di ogni provvedimento e l’apertura di un tavolo paritetico di discussione che punti a risolvere il conflitto in atto, destinando i fondi necessari per la costruzione o ricostruzione di una struttura per l’Istituto Alberghiero, oggi ospite del “Nostro-Repaci”.
Il resto sono solo “ragli d’asino” dietro cui si nascondono interessi personali.
Villa San Giovanni, 06/02/2016
Il Gruppo Consiliare
Massimo Morgante
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