VILLA. In fiamme l’autovettura di Franco Morabito: indagano i carabinieri

VILLA SAN GIOVANNI – A fuoco l’autovettura dell’ingegnere Francesco Morabito, consigliere provinciale di Forza Italia, capo dell’ufficio tecnico-urbanistico del Comune di Villa San Giovanni e uomo di primo piano nelle dinamiche politiche della città degli imbarchi. L’episodio risale alla notte dello scorso 28 gennaio, ma a farlo venire alla luce è stata la seduta di ieri del consiglio provinciale. Consiglio che ovviamente si è stretto tutto attorno a Morabito, manifestandogli unanime solidarietà per l’accaduto. Accaduto doloso o accidentale, questo ancora non è dato saperlo. Certo è che il fatto, nei giorni addietro, era stato oggetto di indiscrezioni e voci, poi non confermate o sminuite anche da alcuni inquilini di palazzo “San Giovanni”.  E invece ieri la notizia di un incendio che, stando al tono della solidarietà espressa dal consiglio provinciale, potrebbe nascondere tutti i presupposti di un atto intimidatorio in piena regola. Altrimenti non vi sarebbe stato pressoché motivo per tanto clamore, visto che normalmente non si esprime pubblica solidarietà per una macchina che brucia per un guasto o qualcosa del genere. E’ pur vero che la politica è maestra quando si tratta di mostrare vicinanza per qualsivoglia fatto danneggi il collega, l’imprenditore, l’associazione e via dicendo, anche quando ignora l’origine dello stesso. E allora pure ieri non si è sottratta all’“adempimento” che le sta tanto a cuore, stavolta però aprendo un interrogativo bello e buono su quanto è successo. Ed è successo che, oltre dieci giorni fa, Morabito si è accorto delle fiamme attorno alla macchina parcheggiata nell’ingresso della propria villetta, nel rione Case Alte della frazione di Cannitello. Prontamente allertate, le autorità competenti sono giunte sul posto per lo spegnimento dell’incendio e gli accertamenti per l’avvio dell’attività d’indagine. A fare luce sull’episodio sono impegnati i carabinieri della Compagnia cittadina, diretta dal capitano Augusto Sorvillo. Sebbene siano passati diversi giorni dal fatto, le indagini restano in corso di accertamento. Ma è altamente probabile che più di qualche elemento  utile ai fini della risoluzione del caso sia stato acquisito dall’esame delle immagini registrate dal sistema di telecamere piazzato all’esterno dell’abitazione di Morabito. Chi di dovere potrebbe dunque già sapere se dietro l’incendio si nasconda l’azione di qualche malintenzionato che ha fatto irruzione nella proprietà del consigliere provinciale. Il riserbo rimane massimo per non dare vantaggi a eventuali autori del gesto, ma resta in piedi pure l’ipotesi dell’incendio del mezzo per autocombustione. Ma se di intimidazione si tratta, è legata all’attività politica o all’attività professionale svolte da Morabito? Attività professionale riferita in particolare alla sua funzione – delicatissima – di responsabile dell’ufficio tecnico di un comune difficile come quello di Villa San Giovanni. Ai carabinieri spetterà fornire risposte a queste domande, ovviamente col contributo dello stesso Morabito.