8 marzo: un fiore, un ricordo, l'amore...

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di CETTINA CONTI

“Ricordi”

Ricercando nei ricordi,
emerge nitida la figura alta e snella
che si staglia nel portico antico.
Il sole d’estate abbagliava il vecchio maniero,
rifugiata in un cono d’ombra,
rimiravo l’orizzonte di mare viola e,
incontrai il tuo sorriso
Il tempo tutto disperde.
poi d’improvviso …,
il ricordo di quel semplice incontro,
prepotente ed estasiante ritorna ad agitare la mente.
Nella notte,
mille dubbi attraversano la mente,
il desiderio infiamma l’anima,
stuzzicato dal muto parlar del tuo sguardo.
E’ primula che sboccia nei campi d’autunno!
Quel che la vita sembra voler dare,
ha lo stesso sorriso
che mi hai regalato in quel giorno lontano.
L’incontro fortuito di quel mattino d’estate
sembra essersi sospeso nel tempo,
etereo eppur così vero.
Quel che l’anima conserva, spesso la mente ignora
La tua mano sfiora la mia,
prepotente la stringe
costringendo la mente a ricordare
Emozioni sopite tornano a travagliare,
deliziando.

Questi bellissimi versi di Cettina Conti rappresentano un ricordo che evoca l’ingresso antico del castello dell’Altafiumara. «Ho voluto parlare d’amore – spiega l’autrice – perchè nel tempo che stiamo vivendo se ne vede davvero poco e dopo essermi nauseata, arrabbiata, sfiduciata, voglio credere, disperatamente credere che ci sarà un futuro migliore, anche se mi sento, come tutti d’altronde, in fondo a un tunnel dal quale non si intravede alcuna luce ma nonostante tutto bisogna credere, non tanto per me ma per voi giovani che ne avete il pieno diritto».