VILLA SAN GIOVANNI – Un tavolo di discussione tra i rappresentanti dell’Istituto “Nostro-Repaci”e la Provincia presso la Prefettura di Reggio Calabria. Questo l’oggetto della nuova missiva che, nei giorni scorsi, il Comitato Genitori Nostro-Repaci ha fatto pervenire al prefetto Claudio Sammartino e per conoscenza al presidente della Provincia Giuseppe Raffa, alla preside Maristella Spezzano e al Consiglio d’Istituto del “Nostro-Repaci”. «Ecc.ma Sua Eccellenza, nel ringraziarLa per la cortese disponibilità già dimostrata nei nostri confronti, confidando nella Sua nota sensibilità, Le chiediamo – recita inizialmente la lettera – di convocare presso la sede della Prefettura un tavolo di confronto con l’Amministrazione provinciale al fine di discutere le ulteriori novità che sono emerse in questo ultimo lasso di tempo, non da ultimo quelle successive alle iscrizioni negli istituti scolastici villesi chiusesi alla data del 22 febbraio 2016. Al fine di poter ottenere tale convocazione Le anticipiamo quanto avvenuto a seguito della nostra richiesta datata 01/02/2016 e del Suo sollecito intervento. La Provincia ci ha “accordato” – ricorda la missiva – un incontro nel quale il presidente Raffa ci comunicava che aveva assegnato all’istituto Nostro Repaci delle aule ricavate in un immobile preso in locazione (struttura Ranieri) nel quale sarebbero confluite alcune classi al momento ospitate presso la sede di via De Gasperi assegnata dallo stesso Raffa anche all’Istituto Alberghiero, ordinando contemporaneamente agli alunni dell’istituto Tecnico Commerciale lo sfratto dai suddetti locali con trasferimento di quest’ultimi in una terza sede distaccata individuata nei locali “ex ASP” anch’essi in affitto. Il tutto “condito” con la promessa che in bilancio sarebbero stati inseriti fondi per la costruzione a Villa San Giovanni di una nuova struttura scolastica in grado di contenere le 15 classi al momento senza aule dell’Istituto Luigi Nostro. Con tale “ottimizzazione” il presidente Raffa avrebbe dotato l’istituto Luigi Nostro di ben 3 sedi, adducendo come motivazione la crescita numerica dell’istituto Alberghiero e non tenendo minimamente conto delle esigenze in termini non solo di aule ma anche di laboratori del ns istituto. Alla luce di un primo periodo trascorso all’interno della struttura ex Ranieri, ove sono ubicate quattro classi del Nostro, rappresentiamo alle S.S. V.V. tutta una serie di carenze strutturali dei locali assegnatici in relazione a: condizioni di scarsa illuminazione delle aule mancanza di una visibilità prospettica nei corridoi che sono impossibili così da vigilare da parte del personale Scolastico mancanza del passamano nelle scale mancanza di necessari dispositivi per il normale svolgimento dell’attività scolastica (Campanella del cambio ore, citofono all’ingresso e connessione per i computer) Ad oggi, vista la non crescita numerica dell’Istituto Alberghiero, a nostro parere – prosegue il Comitato Genitori – si sarebbe potuto evitare il proliferare di tutte queste sedi “distaccate” che hanno comportato non solo l’evidenziarsi di tutte le problematiche tipiche di strutture non costruite con lo scopo di ospitare strutture scolastiche e di problemi di tipo organizzativo, ma anche l’aggravio di costi a carico della collettività per l’esborso dei canoni di locazione. Sarebbe bastato, oltre ad una corretta valutazione delle necessità dell’Alberghiero, preventivamente eseguire un’attenta valutazione degli spazi presenti nell’immobile di via De Gasperi. Infatti appare molto probabile la possibilità di ottimizzare tali spazi con una spesa minima e pertinente ad una diversa ripartizione delle aule già esistenti. Tutto ciò premesso e dato lo stato di ampio avanzamento dell’anno scolastico in corso, appare quanto mai inopportuno – ritiene il Comitato Genitori – procedere allo spostamento dell’Istituto Tecnico, specie in locali che ancora non si è avuto modo di visionare e che al momento risultano ancora sprovvisti delle necessarie autorizzazioni e reperiti con una procedura sulla quale occorrere fare chiarezza. Sempre nell’intento di procedere nella più proficua direzione, richiediamo altresì, che venga preliminarmente eseguito uno studio per una nuova suddivisione degli spazi utilizzabili nell’Istituto di Via De Gasperi, verificando contemporaneamente la possibile coesistenza dei due Istituti (Tecnico ed Alberghiero) e l’opportunità di evitare uno dei due fitti passivi preventivati e di grande onerosità per l’Ente intermedio. Inoltre, chiediamo che i locali ex ASP individuati dalla Provincia per lo spostamento degli studenti del liceo Nostro e non certo per quelli del tecnico Repaci (da sempre la richiesta di nuove aule era stata posta per i licei in crescita e non per il tecnico commerciale), possano essere visionate dalla Dirigente Scolastica e dal suo Staff, prima dello spostamento dei ragazzi, in modo da non incorrere nelle problematiche di carenze già riscontrate nella struttura Ranieri già utilizzata dal Liceo Nostro. Non da ultimo segnaliamo, rispetto a quanto promesso sulla costruzione di una nuova sede per il nostro istituto, che il Consiglio Provinciale dovrà, nel redigendo bilancio definitivo, o meglio in sede di sua approvazione, specificare la destinazione delle somme messe a bilancio ed indicare nominalmente il Liceo Nostro come destinatario di tali somme. Stante quanto appena esposto – termina la lettera – ribadiamo la nostra ferma intenzione a proseguire il percorso intrapreso. Riaffermiamo che tale percorso non può prescindere da una condivisione delle azioni da intraprendere e che sono rappresentate nella presente. E con l’occasione invitiamo Lei come massima autorità del territorio (o un suo delegato) e il Presidente Raffa alla prossima riunione che il Comitato ha organizzato per il prossimo 8 aprile 2016, ore 17:00, presso l’aula magna dell’istituto Nostro Repaci sede di via Marconi, proprio per poter intraprendere azioni concordate nell’intento di addivenire ad una soluzione concreta delle difficoltà ad oggi, nostro malgrado, ancora esistenti. Tanto si riteneva utile rappresentarLe, si coglie l’occasione per porgere i più cordiali saluti».
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