VILLA SAN GIOVANNI – AAA cercasi consiglio comunale. La massima assemblea cittadina non si riunisce dal 22 gennaio scorso. Ossia da due mesi e quindici giorni. E anche se oggi o nei prossimi giorni dovesse arrivare l’avviso di convocazione, il tempo trascorso dall’ultima assise sarebbe davvero troppo. Troppo per una legislatura che non ha nemmeno un anno di vita e che ha davvero tanto tantissimo su cui discutere. Temi su cui confrontarsi democraticamente. In aula, possibilmente. E non solo sui social network. Gli argomenti non mancano. E molti non possono attendere, quasi come gli adempimenti obbligatori che invece formano l’ordine del giorno di turno. Se non c’è nulla di urgente da approvare, allora non si parla? Questo è l’andazzo degli ultimi tempi. E ovviamente non va bene. Dall’esordio della diretta streaming del 22 gennaio, i villesi non hanno avuto l’onore di assistere a una seduta del civico consesso. Né on line né dal vivo, hanno potuto ascoltare discorsi, battibecchi, proposte. Niente di niente. Sindaco, presidente del Consiglio, assessori e consiglieri di maggioranza e di minoranza risultano non pervenuti sugli scranni concessi loro dagli elettori per affrontare e possibilmente risolvere i problemi del paese. Ci si attendeva la convocazione del consiglio in un altro quartiere cittadino, dopo quello svoltosi a Cannitello. E invece pure ritrovarsi a palazzo “San Giovanni” è diventata un’utopia. Nonostante vi sia molta carne a fuoco da mettere sui banchi. Argomenti che andrebbero snocciolati a dovere, dalle forze di maggioranza e da quelle di opposizione. Che dovrebbero confrontarsi faccia a faccia e non solo con i soliti comunicati stampa che non risolvono nulla e appaiono spesso ripetitivi. Possibile che la politica villese – quella insediata al palazzo municipale – non senta l’esigenza di far approdare nella sala consiliare le questioni del momento? Possibile che si trovi il tempo per organizzare un convegno dietro l’altro – dalla tematiche interessantissime, ci mancherebbe – ma che si protragga così alla lunga la convocazione del consiglio comunale? Perché non indirne uno ad hoc proprio sulle problematiche in corso? La gente vuole sapere e rivendica risposte su diverse cose. Restando a quelle riaffiorate di recente: il “baratto amministrativo” prima promesso e poi quasi ritrattato, il porticciolo turistico, il ripascimento del litorale di Pezzo alle prese con un sequestro preventivo, i lavori dell’Osservatorio salute e ambiente dopo le dimissioni dell’oncologo Oriente. fra.me. (IL QUOTIDIANO)
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