VILLA SAN GIOVANNI – Raccolte oltre mille firme per chiedere l’apertura del porticciolo turistico per i prossimi tre mesi estivi. Ma non è la sola richiesta che i promotori della petizione (operatori della nautica da diporto, diportisti, associazioni, semplici appassionati del mare) hanno presentato all’ufficio protocollo di palazzo “San Giovanni”.
Il documento che hanno sottoscritto contiene infatti ben cinque proposte, partendo dalla unanime e triste constatazione che «allo stato attuale chiunque è possessore di una piccola imbarcazione sul territorio di Villa è impossibilitato a esercitare la sua passione senza essere considerato un “fuorilegge”».
La realtà è sotto gli occhi di tutti e gli operatori della nautica da diporto la ricordano: «Se si lascia una barca in acqua, si violano le norme vigenti in materia, così pure se la si lascia sulla spiaggia si compie un’illegalità violando le norme. In atto non esistono, lungo tutto il litorale villese, zone di alaggio e varo imbarcazioni». Evidenziano, inoltre, «l’esiguità» dell’area proposta dall’avviso comunale per l’affidamento in concessione di aree demaniali per uso turistico-ricreativo di soli 325 mq, e altre criticità dei siti messi a bando.
La questione sta a cuore all’intera comunità e a dimostrarlo è stata la «partecipazione totale dei cittadini» alla raccolta di firme, segno della volontà di «affrontare e risolvere concretamente le problematiche che penalizzano ormai da diversi anni il settore della nautica da diporto e che impediscono un fattivo ed effettivo sviluppo, non solo del settore, ma per l’intero territorio». Premettendo di voler agire «nel pieno e assoluto rispetto della legalità», gli artefici dell’iniziativa popolare propongono dunque all’amministrazione comunale alcuni interventi «urgenti e non più derogabili da realizzare prima dell’imminente stagione estiva e finalizzati a risolvere o alleviare tale situazione di disagio».
Punto primo: «Poter usufruire, anche solo per il periodo estivo e anche parzialmente e liberamente del porticciolo, impegnandosi tutti a non posizione catenarie, corpi morti o altro, ancorando ciascuno il proprio natante solo con l’ancora a prua e la poppa al molo». Di fondamentale importanza anche la seconda richiesta: «Liberare e facilitare l’unico accesso per poter alare e varare le imbarcazioni rendendolo fruibile a chiunque ne abbia necessità e precisamente la zona della piazza di Punta Pezzo». E non è da meno la terza istanza, finalizzata ad avere il via libera per «l’ancoraggio per il periodo estivo delle piccole imbarcazioni a ridosso di scogliere (Porticello e Punta Pezzo) dove possono avere una protezione in caso di mareggiate». Fondamentale, altresì, «mettere in atto un codice di autoregolamentazione per quanto riguarda le piccole imbarcazioni presenti sulle spiagge per tutto il periodo estivo». Infine, gli operatori del settore nautico mettono a disposizione dell’amministrazione comunale le proprie conoscenze ed esperienze per contribuire a redigere un nuovo piano spiaggia.
fra.me.
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