VILLA SAN GIOVANNI – Due segnali concreti arrivano per prevenire e contrastare i reati contro l’ambiente e il territorio: una manifestazione d’interesse e una delibera di giunta, rispettivamente per l’individuazione di soggetti esterni dediti ai controlli e di figure esperte che abbozzino un progetto di isola ecologica. Significa che il porta a porta non basta. Malgrado gli enormi progressi di questi ultimi anni, e le incoraggianti percentuali del nuovo metodo di raccolta, quello dei rifiuti resta un problema tutt’altro che risolto. Da un lato l’inciviltà; dall’altro l’insufficienza dello stesso servizio di differenziata; dall’altro ancora controlli e strumenti poco incisivi. Questi i fattori che creano degrado e sporcizia, come purtroppo dimostrano le discariche a cielo aperto disseminate in giro per la città. Piccole e grandi montagne di spazzatura, di materiali di ogni genere, che si formano soprattutto lungo le vie periferiche, senza risparmiare tuttavia qualche arteria centrale. Le segnalazioni si susseguono, non c’è giorno che su facebook il cittadino di turno non fotografi un angolo di “monnezza” portandolo all’attenzione del palazzo comunale. Da dove non si può che prendere atto della problematica, e provare a risolverla o almeno a migliorala. Ecco come. Per quanto riguarda la manifestazione d’interesse, pubblicata all’albo pretorio il 31 maggio scorso e aperta per 10 giorni a partire dalla stessa data, il Comune si rivolge a soggetti esterni (associazioni), dotati delle necessarie autorizzazioni ambientali, disponibili a convenzionarsi con la Polizia Municipale ai fini del controllo del territorio relativamente alla repressione e relativo sanzionamento dei reati ambientali. L’altro provvedimento assunto è la delibera di giunta numero 91/2016, un atto di indirizzo al settore tecnico per la predisposizione di un avviso pubblico per la realizzazione di isole ecologiche. Precisamente, il mandato per l’ufficio tecnico è quello di predisporre un avviso per l’individuazione di figure esperte nel settore rifiuti, che possano predisporre uno studio di fattibilità per la creazione di un’isola ecologica comunale. Un centro comunale di raccolta (Ccr) «a servizio della cittadinanza per incrementare la raccolta differenziata, disincentivare l’abbandono abusivo dei rifiuti sul tenitorio comunale e agevolare il recupero del rifiuto». A tal fine, sembra di capire dalla delibera approvata, si utilizzerebbero fondi ecopass. «Nonostante lo sforzo profuso – recita l’atto d’indirizzo – sia da questa amministrazione che dalla cittadinanza esistono ancora delle problematiche evidenti riguardanti la produzione dei rifiuti e il loro conseguente riutilizzo ed è ferma intenzione l’ottimizzazione del servizio esistente e la creazione di ulteriori strumenti, anche premianti», ammette la squadra di governo ribadendo al contempo di essere «particolarmente sensibile al tema dell’inquinamento ambientale e alla tutela del patrimonio ambientale e territoriale». fra.me.
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