di DOMENICO ARCUDI
CAMPO CALABRO – Ha solo diciotto anni e una grinta inaspettata per una ragazzetta di quell’età. Fatima El Amrani, residente nella frazione di Matiniti Superiore di Campo Calabro, è la presidentessa della divisione calabrese dell’associazione Giovani Musulmani d’Italia, organizzazione no profit nata nel 2001 a Milano per promuovere l’inserimento dei musulmani nel tessuto sociale italiano. Fatima spiega che “tale decisione di operare nell’organizzazione sia nata per non far patire ai miei posteri i vari pregiudizi che ho subito per la mia cultura, cercando di fare capire che noi donne musulmane portiamo il velo per scelta di vita e non per sentirci sottomesse ottemperando i nostri doveri di ‘donne musulmane’, anche perché non bisogna confondere il mondo islamico con la cultura araba”. Inoltre l’associazione si impegna soprattutto col dialogo con le altre religioni, poiché esiste un unico Dio che viene chiamato in un altro modo, che esso sia Dio, Jahvé oppure Allah, ragion per cui non deve esistere odio tra i vari credo. La sua attività si fa viva persino in eventi concreti che sono uno scenario ordinario del quotidiano, come i vari sbarchi di clandestini e prigionieri di guerra al porto di Reggio Calabria, dove Fatima presta soccorso ai profughi con l’aiuto dei membri dell’associazione.
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