SANT’EUFEMIA D’ASPROMONTE – Rosario Bonfiglio lascia la carica di capogruppo di maggioranza e rimane in consiglio da indipendente, continuando peraltro a esercitare la funzione di presidente della massima assemblea cittadina. Dopo il passaggio di Pasquale Napoli e Carmelo Pirrotta nelle file dell’opposizione, la coalizione di governo “LeAli al Paese” perde anche il proprio leader e resta in piedi grazie alla già avvenuta rinuncia di Pirrotta al ruolo di consigliere comunale e alla sua surroga con Vincenzo Fedele. La squadra del sindaco Domenico Creazzo ha i numeri per restare in sella e portare ormai a termine il mandato, ma è chiaro che la nuova spaccatura è un dato significativo nell’ottica delle elezioni amministrative del 2017. Altrettanto significativo il contenuto della lettera di dimissioni (clicca qui lettera-bonfiglio) protocollata da Rosario Bonfiglio, il quale motiva così il distacco dalla maggioranza: «Una decisione – spiega – che si è resa necessaria poiché è notorio che da tempo non ho più rapporti con il gruppo. La fiducia iniziale nel progetto, al quale ho aderito con entusiasmo, è definitivamente svanita. Sono stati troppi i risultati deludenti collezionati dall’amministrazione, rispetto a quelle che erano le iniziali aspettative del gruppo e dei cittadini che ci hanno votati. Una serie di incompiute che non finisce più. E, fortuna che, nella sfortuna ci sono stati i finanziamenti “Terna”. Se si escludono questi ultimi – aggiunge – bisogna rammentare che i pochi lavori eseguiti sono stati il frutto delle precedenti amministrazioni. Durante questi ultimi mesi, le informazioni a me pervenute su molte decisioni politiche e amministrative assunte e, soprattutto sulle eventuale proposte di “cambi di motore” avvenute poi all’interno dell’amministrazione – contesta – sono state fornitemi da persone terze e non certo dalle figure istituzionali spettanti, con le quali ho lavorato sinergicamente e motivato da spirito politico per il bene del mio paese durante la carica. Quest’aspetto è per me rilevante in quanto la mancanza di collaborazione raggiuntami ha svilito la mia personale dignità e la funzione di ruolo di capogruppo». Bonfiglio punta il dito anche sui «troppi “aggiustamenti” dell’assetto amministrativo» e sulla «costante ricerca del raggiungimento di obiettivi per soddisfare ambizioni personali», e poi conclude: «Da parte mia continuerò autonomamente e indipendentemente da tutto e da tutti , ovvero né con la maggioranza, né con l’opposizione, ma per la comunità , il mio impegno politico il quale sarà un riferimento per tutti i cittadini che hanno condiviso con me questo percorso».f.m.
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