SCILLA – Come è risaputo, da tempo gli artigiani non sono molti ma quelli rimasti riescono a mantenere ancora una certa qualità di lavoro.
A Scilla si trova ancora una bottega di liuteria. Il liutaio di questa bottega, Sergio Pugliesi, laureato al Dams di Cosenza con 110 e lode, si è specializzato nel costruire chitarre, elettriche, acustiche e classiche. Venendo da una famiglia che da diverse generazioni lavorava il legno, lui stesso ha mantenuto la tradizione unendovi la sua passione per la musica. Per i suoi lavori ancora oggi usa attrezzi che hanno più di 100 anni.
La qualità del suo lavoro è evidente nel materiale che usa per costruire le chitarre. Non solo usa legno europeo come l’acero marezzato ma anche l’ebano che è legno africano e per alcune parti delle chitarre usa l’abete di Sitka proveniente dal Canada.
Nonostante le attività artigianali sono diminuite, questa di Puglesi continua ad avere un notevole successo. Le sue chitarre le troviamo nelle zone di Reggio Calabria, Bagnara, Vibo Valentia, nella Ionica ed anche andando verso il Nord Italia, in città come Roma e Milano.
Al momento Sergio Pugliesi si sta impegnando nel costruire la chitarra battente. Originalmente questo strumento è nato nel ‘600 ed era lo strumento europeo, poi con l’evoluzione dei tempi è diventato lo strumento tipico del sud Italia. Oggi è uno strumento gettonatissimo, realizzato da mani artigiane con un tocco di modernità e in base alle esigenze del musicista. In sostanza, deve essere uno strumento personalizzato.
Molti musicisti di fama suonano chitarre battenti costruite da Sergio Pugliesi. Uno di questi è Francesco Loccisano, chitarrista di punta della Calabria, che ha suonato insieme ad Edoardo Bennato e Gianna Nannini e Andrea Simonetta, chitarrista di Mimmo Cavallaro fedelissimo agli strumenti creati da Pugliesi.
Anche in Puglia i chitarristi Attilio Turrisi (musicista nell’orchestra della Notte della Taranta) e Ferdinando d’Amico suonano le chitarre battenti del liutaio scillese.
In Inghilterra, Goffredo Plastino, docente presso l’Università di Newcastle, ha una chitarra battente costruita apposta per le sue esigenze musicali.
Insomma, il lavoro dell’artigiano Pugliesi è conosciuto e apprezzato anche all’estero, tanto che il Club Unesco l’ha premiato per aver portato alto il nome di Scilla nel mondo.
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