BAGNARA. Il Comune nega la sala consiliare per iniziativa su referendum: è polemica

BAGNARA CALABRA – Il Comune di Bagnara nega la sala consiliare per un’iniziativa sul referendum ed è polemica. Tanto che il coordinamento del comitato provinciale “Democrazia e Costituzione” di Reggio Calabria, che aveva chiesto l’utilizzo dell’aula tramite il presidente dell’Anpi reggina Sandro Vitale,  protesta e annuncia: «A Bagnara non solo il Comune è sciolto per mafia, ma anche la democrazia è sospesa. La segreteria dell’Anpi di Reggio Calabria ha replicato con una nota al diniego di uso della sala ed ha deciso di inviarla sia al Prefetto che al Ministro dell’Interno, affinché assicurino l’agibilità democratica anche a Bagnara». Decisamente più disponibili i responsabili della Società Operaia di Mutuo Soccorso di Bagnara, nella cui sede martedì 29 novembre, alle ore 17,30, il comitato “Democrazia e Costituzione” potrà tenere il dibattito dal tema “Che sai del referendum?”. Relazioneranno e discuteranno con il pubblico Maria Pia Fotia (direzione provinciale del Pd), Santo Gioffrè (referente del comitato “Scelgo no”), Tonia Stumpo (direzione regionale del Pd) e Sandro Vitale (referente del comitato “Democrazia e Costituzione”). Coordinerà i lavori Lucrezia Praticò, del comitato reggino. Resta il rammarico per la risposta alla richiesta della sala consiliare, avanzata alla Commissione Straordinaria di palazzo “San Nicola”. «Contrariamente a quel che avviene in tutti i comuni della provincia – sottolinea perplesso il comitato – l’utilizzazione della sala è stata negata per motivi “incomprensibili”: dalla risposta formale, a firma del segretario comunale, si evince che, caso unico in Italia, la sala non può essere utilizzata per ”iniziative di dibattito politico”». f.m.