BAGNARA. La Cittadella dell’Immacolata si difende: ricorso al Tar per l’annullamento dell’ingiunzione a demolire

BAGNARA CALABRA – Don Santo Donato e don Antonio Carfì non ci stanno e propongono ricorso al Tar (Tribunale amministrativo regionale) avverso e per l’annullamento dell’ingiunzione di demolizione di opere edili abusive presso la Cittadella dell’Immacolata, già toccata dalla nota inchiesta che ha interessato il comando dei vigili urbani e, più di recente, da un sequestro delle autorità competenti. Al momento non è chiaro il punto su quella vicenda giudiziaria, ma è certo che sulla famosa Cittadella pende un provvedimento di abbattimento in quanto ritenuta illegittima in alcune sue componenti. Motivazioni che non convincono affatto la grande famiglia della Cittadella, e in particolare i due religiosi che con passione e sacrificio l’hanno fatta nascere ritenendo di aver agito con correttezza e rispettando le regole. Da qui la decisione di don Donato e don Carfì di opporsi all’atto di demolizione e la controrisposta, di questi ultimissimi giorni, del Comune di costituirsi, quale parte civile, nel giudizio de quo, incaricando il responsabile dell’unità comunale Tributi, Commercio e Contenzioso di procedere all’individuazione del legale cui affidare l’incarico di rappresentanza nel procedimento in questione. I commissari Franca Tancredi, Vito Turco e Maria Leopardi parte civile e in difesa e rappresentanza dell’Ente nel giudizio innanzi al Tar reggino promosso dai due sacerdoti. f.m.