VILLA SAN GIOVANNI. Sistema tributario impazzito, ennesima denuncia dell’Unione consumatori: nel mirino le bollette idriche

1 Febbraio 2017
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VILLA SAN GIOVANNI – Nuova denuncia dell’Unione nazionale consumatori Calabria, per bocca del presidente avv. Saverio Cuoco, sul sistema tributario «fuori controllo» del comune di Villa San Giovanni.

L’ultimo capitolo di una storia su cui bisogna che qualcuno faccia chiarezza, riguarda le bollette dell’acqua.  Bollette «da incubo», ammonisce Cuoco a seguito di numerose segnalazioni. «A Villa San Giovanni – esordisce l’Unc – il sistema tributario è da rivedere perché è fuori controllo ! Ed i cittadini villesi non ne possono proprio più. Come se non bastassero già le denunce dell’associazione in tema di TOSAP, di imposta sulla pubblicità, di TARES, adesso protagonista assoluto di un sistema tributario folle ed inefficiente anche sul piano organizzativo è il servizio idrico integrato.

In questi giorni la sede UNC di Villa San Giovanni – fa sapere Cuoco –  è stata meta di numerosi cittadini villesi che hanno ricevuto fatture emesse relativamente al servizio idrico integrato      ( periodo 01.01.2016 – 31.10.2016 con scadenza 31.01.2017 )  con importi rilevanti ed errori evidenti e fatture e bollettini non di loro competenza, ma appartenenti ad altri contribuenti.

Dalla stampa – prosegue Cuoco – abbiamo inoltre avuto la conferma come ad altri cittadini siano state recapitate fatture da incubo, che oscillano in molti casi da 6.000,00 euro a 10.000,00 euro ed anche oltre, fino ad arrivare a 25.000,00 euro.

Il disagio di chi proprio non ne può più – ammonisce l’Unc – è palesemente palpabile che costringe inopinatamente gli utenti a sobbarcarsi a file estenuanti ( peraltro in orari e giorni molto limitati), per inoltrare la relativa istanza di revisione.

Chiedere una programmazione dell’attività impositiva dei tributi comunali ordinata, rateizzata adeguatamente, programmata annualmente e soprattutto rapportata agli effettivi consumi, attraverso anche la predisposizione e l’osservanza di una carta di qualità dei servizi, – suggerisce Cuoco – garantirebbe una gestione efficiente ed oculata dell’Amministrazione Comunale che comporterebbe di conseguenza una fiducia del cittadino nelle Istituzioni, rendendolo partecipe delle finalità perseguite attraverso l’imposizione fiscale».

E ancora: «Al contrario una macchina tributaria inefficiente, confusionaria e poco trasparente  oltre che approssimativa, ingenera un diffuso malcontento, un’avversione nelle istituzioni ed incentiva fortemente il fenomeno dell’evasione fiscale, che non va visto solo come un problema economico, ma soprattutto come un problema e un malessere sociale.

Nei paesi dove la coesione sociale e la fiducia nelle istituzioni è assente è impossibile ambire a qualsiasi forma di sviluppo economico. Non c’è dubbio che alla base della crescita di un Paese c’è il tessuto sociale, se questa piattaforma è fragile il Paese si poggia sul nulla.

Lo stesso Statuto del contribuente emanato con legge 212 del 2000, dichiara che i rapporti tra Amministrazione Finanziaria e contribuente devono essere improntati ai principi di chiarezza, trasparenza, collaborazione e buona fede.

Basta con il continuo reiterarsi di queste inutili vessazioni poste in essere in dispregio di norme costituzionali, tributarie e statuto dei diritti del contribuente che minano la fiducia tra fisco e contribuente, è necessario fermare questo odioso fenomeno e malcostume.

In effetti, se è possibile considerare quasi fisiologica una percentuale minima di errore nell’invio delle cartelle esattoriali, – ribadisce Cuoco – non si può fare a meno di indignarsi di fronte a numeri di tale portata, sono proprio queste odiose vessazioni ( perché in altro modo non è proprio possibile chiamarle ) che incrinano quello che dovrebbe essere un rapporto di totale e cieca fiducia tra Erario e contribuenti. Siamo tutti disposti a pensare che di errore si tratti e non certo di volontà di nuocere, ma per il contribuente poco importa finché il risultato è il medesimo. E se la massiccia dose di tolleranza nei confronti delle Istituzioni spinge molte volte ad una rassegnazione, di certo l’errore assolutamente imperdonabile ora sarebbe quello di non porre rimedio in modo rapido e completo alla questione. La pazienza dei contribuenti non è eterna.

Per tali motivi, avevamo già chiesto al Commissario del Comune di Villa San Giovanni Dott. Gerlando Iorio la revisione dell’intero sistema tributario del Comune, – conclude Cuoco  -al fine di garantire procedure regolari a tutela dei cittadini-contribuenti sempre più vessati da richieste di pagamenti illegittimi, manifestando la propria disponibilità a collaborare, fornendo ogni supporto necessario, finalizzato alla risoluzione dei molteplici problemi che affliggono il sistema fiscale-tributario della città di Villa San Giovanni».

 

 

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