VILLA SAN GIOVANNI – Nuovo capitolo della querelle tra l’ex presidente del consiglio comunale Patrizia Liberto e i suoi ex compagni di “Villa nel cuore”, a dimostrazione di un rapporto che non è mai stato tutto rose e fiori se si esclude quello tra la Liberto e l’ex sindaco Messina prima che la crisi politica post sentenza “Bandafalò” prendesse il sopravvento con il susseguirsi di dimissioni che hanno portato allo scioglimento della massima assise cittadina.
Patrizia Liberto non ci sta e ribatte senza mezzi termini alla coalizione di maggioranza della quale ha fatto parte: «Visti gli attacchi mediatici che sto ricevendo da parte dei miei ex colleghi consiglieri, – scrive in una nota stampa – intendo fare chiarezza su alcune questioni che dal giorno delle mie dimissioni si tenta in maniera falsa e tendenziosa di offuscare, senza riuscirci e soprattutto non facendosi carico delle proprie evidenti responsabilità. Ho compiuto una scelta coraggiosa e sofferta, sicuramente non strategica. Perché dimettersi – precisa Liberto – non può considerarsi opportunismo, ne è sicuramente un trampolino di lancio. Non ho mai cambiato alcuna casacca, visto che ad oggi non ho tessere di partito. Pur condividendo da sempre e senza avere fatto mai mistero ideali vicini al Partito Democratico e particolarmente all’area moderata del PD. Come tutti sanno – ricorda l’ex presidente del consiglio comunale – ho promosso pubblicamente la nascita del primo Comitato di Villa San Giovanni a sostegno del SI al referendum costituzionale. Evidentemente così facendo non ho mai nascosto ad alcuno, nè ai cittadini, quali fosse il mio orientamento politico. Ed al di là del risultato referendario, non è assolutamente importante che tutti condividano politicamente il mio pensiero, ma lo è certamente conoscere con chiarezza la posizione dei politici, favorire il confronto democratico, ascoltare la gente e non perdere di vista l’obiettivo comune di costruire una città migliore. I miei ideali di vita, non solo politici, quindi, sono sempre stati alla base del mio agire, cosi come lo è stata la scelta della candidatura con la coalizione “Villa nel Cuore”, dettata dalla condivisione di un programma, che altri hanno inteso tradire. Non rimpiango i percorsi che liberamente ho scelto di seguire ma, allo stesso tempo, non ritengo si debba deliberatamente proseguire un percorso politico quando è evidente che lo stesso è stato da altri deviato».
E continua: «Come ho già detto tante volte, sono convinta che l’attività amministrativa di una città delle dimensioni di Villa San Giovanni possa e debba prescindere dalle appartenenze politiche. Immaginavo che questo concetto fosse chiaro almeno nella mente di quanti hanno scelto con me di far parte della passata esperienza politica. Respingo al mittente o ai mittenti, visto che non hanno il coraggio di firmare con il loro nome e cognome un documento politico, le fantasiose quanto risibili motivazioni prive di carattere politico, mirate solo ad offendere e denigrare la mia persona, così come avviene ormai da mesi sui social, ed un’attività amministrativa che ho personalmente portato avanti, con dedizione, impegno e passione, così come farò sino a quando avrò il sostegno dei cittadini e degli elettori villesi. Sono convinta che non mancherà l’occasione per parlare pubblicamene delle cose fatte e non fatte, di quanto staff ed assessori abbiano prodotto in quest’anno e mezzo, senza proseguire sulla strada delle offese gratuite, ma confrontandoci su ciò che è stato e soprattutto su ciò che doveva e poteva essere».
Liberto conclude rincarando la dose: «I miei cosiddetti “esperti” ex colleghi che parlano di “navi da non abbandonare quando stanno per affondare”, non fanno cenno alla sentenza per cui sono stati sospesi, ma in ansia per la grave perdita delle loro cariche istituzionali e con la vista annebbiata e non più lucidi per la rabbia, intendono proseguire nel loro percorso con la solita arroganza. Essi fanno venire in mente la tragedia della nave “Concordia” che andò a sbattere contro l’isola del Giglio e del comandante Schettino. E’ evidente che vivono in uno stato di difficoltà e di totale confusione politica. Dimostrando plasticamente di non avere per nulla “Villa nel cuore”, ma di essere allo sbaraglio non avendo ben chiaro il fatto che, le dimissioni dei due consiglieri di Area Popolare prima, le dimissioni della sottoscritta dopo ed a seguire anche quelli dell’intera opposizione in Consiglio comunale, forse hanno contribuito a determinare una fine anticipata sì, ma diversa, all’ex maggioranza e di conseguenza la fine anticipata di quel che rimaneva dell’Amministrazione Messina. Una cosa è certa, loro sarebbero riusciti a far affondare la nave con tutto l’equipaggio ed i passeggeri (i cittadini) a bordo, mandando alla deriva così come hanno fatto non solo “Villa nel Cuore” ma una città intera».
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