Con la direzione d’assemblea del coordinatore provinciale del PD reggino, Giovanni Puccio, si è tenuta a Villa S.G., il 17 febbraio u.s., presso il centro sociale Baden Powell, un’importante seduta d’incontro degli iscritti villesi: per cominciare ad improntare quella sintesi di programma e prospettive che condurrà i democratici a candidarsi – nella prossima primavera – alla guida della Città.
“A Villa si concorre per vincere” hanno precisato all’unisono i consiglieri regionali presenti, Seby Romeo e Peppe Neri, sottolineando sì le asperità della contesa ma ribadendo con orgoglio le buone prassi e le tante proposte fattive prodotte, negli anni, dal circolo cittadino e dai suoi consiglieri; precisando, poi, che al fine di allargare il consenso della sinistra saranno statuto e codice etico i fari attraverso i quali contribuire – come comunità democratica – a consegnare definitivamente al passato i tanti limiti della amministrazione a guida Messina, per dare a Villa – finalmente – quella direzione autorevole, saggia e competente oggi davvero necessaria a sbloccare le tante incompiute, le mille emergenze lasciateci in eredità dalla passata gestione.
Sul concreto da farsi si sono concentrate, poi, le relazioni dei consiglieri dem. uscenti, Cosimo Freno, Filippo Bellantone e Francesco Idone, all’unisono concordanti sulla opportunità di partire da un programma di centrosinistra già congegnato per le ultime recenti elezioni – e solo da aggiornare – in modo da risolvere, una volta al governo della cosa pubblica, quelle autentiche emergenze che incidono sul destino stesso di Villa: la questione scuole, il caos tributi, il tema fronte mare, gli imbarchi a sud, il porticciolo turistico, tutte urgenze non più rinviabili e per nulla scalfite dall’Amministrazione Messina. Al termine dei tanti interventi, è toccato di nuovo a Giovanni Puccio portare a sintesi i lavori della giornata: “se gli altri puntano tutto sulle clientele, noi, diversamente, scegliamo di puntare sulle risposte politico/amministrative”; ed allora: tutela dei ceti deboli fiaccati dalla crisi, rilancio dei servizi sociali, l’umiltà di un amministrare fondato solo sulle necessità della comunità, l’apertura a tutte quelle forze sociali e politiche che mostrino di condividere, magari anche da punti di partenza diversi, una visione strategica e progressiva di Città che di certo non si è arresa a quella recente miopia amministrativa (per fortuna consegnata al passato) che ha rischiato di condurre Villa verso la periferia della Città Metropolitana.
“il riformismo è una cosa seria” ha concluso Puccio, delineando e ribadendo, senza spazio per inutili distinguo, un percorso preciso: lavoro di sintesi nel partito – prima sulle idee e solo dopo sui nomi – e dialogo con le forze sane – anche teoricamente riconducibili all’area moderata – che decidano, prima che sia troppo tardi, di condividere con il PD un percorso di buon senso nell’interesse esclusivo di Villa.
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