VILLA SAN GIOVANNI – Sono caldi i motori di Impegno Civile, neo movimento politico cittadino, in vista delle imminenti elezioni amministrative. In un comunicato stampa diramato poco fa, infatti, emerge chiaramente l’intenzione di questa nuova realtà civica di scendere in campo e di sottoporre i propri ideali e il proprio progetto al giudizio degli elettori villesi. Intenzione alla quale il presidente di Impegno Civile, Tullio Caracciolo, antepone una disamina della politica villese e in particolare delle trattative in corso tra i partiti classici. E Caracciolo non le manda a dire a chi, dopo aver governato Villa San Giovanni con risultati deludenti, oggi si appresta a presentarsi alle urne sperando nella riconferma. Caracciolo parte da una premessa ben definita: «La politica è sempre più distante dalla gente. Imprescindibile una rivoluzione culturale. La legalità è la precondizione per lo sviluppo. Bisogna premiare impegno, capacità e merito. Basta elemosinare diritti! Cambiare si può!».
Poi annuncia: «IMPEGNO CIVILE parte da Villa San Giovanni. Il neonato Movimento, che si candida a partecipare alla vita politica, ha intrapreso un’attività di ascolto della cittadinanza per rispondere in modo efficiente alle richieste della Città, includendo le indicazioni dei cittadini villesi all’interno di un programma politico-amministrativo che sappia soddisfare i bisogni reali della gente».
Caracciolo prosegue lanciando dure stoccate ad alcuni dei possibili avversari, su tutti gli amministratori uscenti: «Partecipazione, legalità e trasparenza sono la precondizione per lo sviluppo e gli assi portanti del programma di IMPEGNO CIVILE PER VILLA SAN GIOVANNI, bisogna premiare impegno, capacità e merito. Diametralmente opposta appare l’azione dei partiti che hanno amministrato la città nel corso dell’ultimo decennio. Navigati politici, o sedicenti tali, intessono rapporti noncuranti di inchieste, condanne, sospensioni e dimissioni che hanno coinvolto la Città e la politica locale. Non una seria disamina sull’accaduto nel tentativo di individuare le responsabilità, né alcun cenno ai programmi o alle soluzioni che da tempo richiede la Città. Consapevoli ed edotti delle reali esigenze del territorio, gli esponenti della politica villese si inseguono lungo i tavoli di affollati incontri distratti da sofisticate strategie politico-elettorali che ai comuni cittadini non interessano: la lottizzazione degli incarichi dell’amministrazione futura, la ripartizione delle poltrone, l’assegnazione dei posti in lista. Per questo è imprescindibile operare una “rivoluzione culturale”».
Il metodo scelto da Caracciolo e compagni è un altro, e su esso poggiano i punti base del programma: «Noi di IMPEGNO CIVILE preferiamo rivolgere l’attenzione ai cittadini, ai responsabili delle associazioni, dei comitati, agli operatori del mondo dell’istruzione e della formazione, del sociale e del volontariato, ai piccoli imprenditori, artigiani ed ai professionisti della Città. La campagna di ascolto costituisce una momento fondamentale di un metodo valido ed efficiente di redazione del programma, ed è a nostro avviso, la condizione necessaria per poter rappresentare nel modo migliore le esigenze della gente. Ci proponiamo così di concorrere, mediante l’impegno e la condivisione di tutti cittadini villesi, alla ricerca di soluzioni ottimali per i problemi annosi che tormentano la nostra Città. Inquinamento (acustico, atmosferico ed elettromagnetico), qualità della vita, riqualificazione urbana, servizi al cittadino con particolare attenzione per le fasce deboli, gli anziani ed i diversamente abili, piano di sviluppo urbano e territoriale, PEBA per l’abbattimento della barriere architettoniche in tutti gli edifici ed i luoghi pubblici della Città; piano comunale per la semplificazione amministrativa; trasparenza e Legalità nell’attività politico amministrativa del Comune; completamento, riqualificazione ed ampliamento delle aree verdi; creazione di un Urban Center; rilancio e sostegno al museo di Storia Naturale del mediterraneo e al museo della marineria di Cannitello; politiche a sostegno dell’occupazione e per il lavoro; efficienza e trasparenza del sistema fiscale e tributario comunale; il Porto turistico con annessi servizi per la nautica da diporto; riordino e riqualificazione della biblioteca comunale e creazione di un polo culturale e di un auditorium. Istituzionalizzazione e condivisione delle consulte comunali e nuova disciplina dell’albo delle associazioni e dei contributi comunali; affermazione di un ruolo strategico della Città di Villa San Giovanni nel quadro dell’Area integrata dello Stretto; riqualificazione di tutto il Water front; rifacimento dell’intero lungomare e il mascheramento della variante di Cannitello meglio conosciuta come “eco-mostro”, sono solo alcuni punti del redigendo programma».
Impegno Civile desidera una citt «capace di svolgere un ruolo di cerniera tra le città Metropolitane di Reggio e Messina, in virtù della sua naturale posizione geografica. Non solo una città di passaggio, di transito per gli autoveicoli diretti o provenienti dalla Sicilia, una Città di frontiera. Ma una città baricentrica che, attraverso il miglioramento dei collegamenti infrastrutturali, miri a riappropriarsi di quel ruolo strategico utile allo sviluppo dell’interno territorio dell’Area dello Stretto. Dopo i primi incontri con i tanti cittadini villesi – spiega Caracciolo -abbiamo colto un sentimento di indignazione comune, di sfiducia verso la politica. Esiste un divario che separa i cittadini e la Città reale, dalla politica e dai partiti. Una politica incapace di ascoltare, di essere interprete dei bisogni della gente, che con il proprio atteggiamento amplifica la distanza dai cittadini ed alimenta un sentimento di sfiducia verso la stessa politica, ma cosa ancor più grave, provoca un sentimento di sfiducia verso le istituzioni».
E conclude «E’ indispensabile ricostruire il tessuto sociale, raccogliendo le istanze che provengono dai cittadini, come sta facendo “IMPEGNO CIVILE”, con azioni di sensibilizzazione per la partecipazione alla vita pubblica e democratica, ricevendo quotidianamente apprezzamenti da parte di diversi soggetti che vorrebbero partecipare attivamente alla redazione del programma politico-amministrativo, e contribuire da protagonisti a realizzare condizioni di vivibilità e di sviluppo che consentano di “guardare con fiducia al futuro” perché “cambiare si può!!”».
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