VILLA SAN GIOVANNI. Elezioni amministrative: scenari, incognite e novità… ricordando la querelle Pd-Liberto

7 Aprile 2017
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Elezioni a Villa San Giovanni: esercito di candidati?

VILLA SAN GIOVANNI – Pioggia di liste alle elezioni comunali dell’11 giugno? L’interrogativo sorge spontaneo a osservare lo scenario elettorale attuale, sebbene non ancora definito e segnato dall’incertezza, dalla confusione, dall’indecisione. Per il momento, l’unica cosa certa è da individuarsi negli eserciti di aspiranti candidati pronti a darsi battaglia per aggiudicarsi uno scranno nell’ambito civico consesso villese. Ogni gruppo impegnato in trattative elettorali sarebbe pronto, qualora non dovesse sentirsi abbastanza considerato, a scendere in campo con una propria lista, mandando all’aria accordi e alleanze.

Verso uno storico patto con tante incognite

La situazione più difficile sembra registrarsi nei partiti politici di centrodestra e centrosinistra, tra i quali si profila una storica alleanza per la guida del governo cittadino. In particolare, Alternativa Popolare (ex Area Popolare ed ex Nuovo Centrodestra) e  il Partito democratico non si nascondono più e, anzi, confidano sul sostegno di gruppi consiliari uscenti e, in generale, di esponenti del mondo politico-partitico locale e non solo. Fatto sta che, all’indomani del comunicato con cui il Pd ha annunciato la coalizione del cambiamento, puntuale è arrivata la smentita di Silvia Lottero, leader del gruppo uscente di minoranza “Cittadini Responsabili” ed esponente del Partito comunista italiano: «Non è stato raggiunto nessun accordo, era solo un incontro e non si è nemmeno discusso dei problemi della città!». Lottero, insomma, potrebbe andare avanti da sola o, meglio, con una propria lista. Ha avuto da ridire, per altre ragioni, anche il vicesindaco uscente e aspirante sindaco di Ap Giovanni Siclari, la cui candidatura sarebbe a rischio perché non gradita da una grossa fetta di Alternativa Popolare. E ciò a prescindere dalla possibile alleanza col Pd, perché nel caso contrario sarebbe Maria Grazia Richichi la candidata a sindaco ideale e non chi, come Siclari, dovrebbe ancora scontare un periodo di sospensione per via dell’applicazione della legge “Severino” a seguito della sentenza “Bandafalò-Boccaccio”. Giovanni Siclari non sarebbe così entusiasta di un accordo Ap-Pd, fosse per lui andrebbe avanti col centrodestra unito che per due volte ha fatto vincere “Villa nel cuore”, ma è chiaro che se vi fosse convergenza sulla sua candidatura a sindaco accetterebbe di buon grado la prima ipotesi. Accordo sì, accordo no… presto si saprà, ma la sensazione è che a conclusione dei giochi saranno in tanti a restare scontenti. Gli aspiranti alla fascia tricolore sono parecchi, e proprio ciò potrebbe mettere a rischio non solo l’ipotizzata coalizione Pd-Ap (e Forza Italia?), ma anche gli equilibri interni al Pd ai fini della costruzione di una lista di centrosinistra.

Da nemici ad amici, la politica del tutto è possibile

“La gente è strana, prima si odia e poi si ama”, cantava Mia Martini. E la politica, da quella nazionale a quella locale, è l’esempio più tangibile che la grande artista bagnarese aveva ragione. Al di là dell’appartenenza (e non appartenenza) partitica, e nella consapevolezza di un precedente “odio” solo politico e non personale, fa un certo effetto vedere seduti allo stesso tavolo alcuni dei protagonisti dell’ultima, sofferta consiliatura. Un anno fa, almeno all’apparenza, se ne dicevano di tutti i colori; oggi, invece, provano a mettersi d’accordo per fare una lista assieme. Parliamo, in particolare, dei  tre ex consiglieri del Pd (Cosimo Freno, Filippo Bellantone, Francesco Idone) e di alcuni ex consiglieri e sostenitori di “Villa nel cuore”, dall’ex presidente del Consiglio comunale Patrizia Liberto ad Anna Bellantone e Marcello La Valle, fino ad Antonio Artino e altri ancora. Pensare che, poco meno di un anno fa, il gruppo consiliare dem arrivò quasi sfiduciare Patrizia Liberto, rivolgendo parole quantomeno pesanti nei confronti di «un Presidente (la Consigliera Liberto) manifestamente inadeguata (se non addirittura assente) nel far fronte agli adempimenti normativi. Parliamo, lo ribadiamo, di mancata risoluzione della problematica assenza della maggioranza, del mancato dialogo con i Presidenti delle commissioni per evitare concomitanze delle riunioni, di mancata analisi dei verbali di seduta delle commissioni consiliari, di mancata calendarizzazione dei Consigli, di mancata notifica ai consiglieri comunali dei verbali delle sedute dell’Osservatorio Salute ed Ambiente. Ad oggi, quindi, è fortemente a repentaglio – così il Pd undici mesi fa – la fiducia che il gruppo consiliare PD ha voluto, con senso di responsabilità, riconoscere alla Presidente Liberto in occasione della votazione unanime sulla sua nomina».

Idv e Cinque Stelle sperano…

Alternativa Popolare, Forza Italia, Pd e non solo. Alle prossime amministrative si preparano a scendere in campo anche Idv  (con l’adesione di Benvenuti al Sud) e il M5S, il primo all’opera con la neo costituita sezione cittadina e il secondo con l’ormai noto gruppo di attivisti protagonisti di vari Meetup. Sono queste le due realtà che, almeno sulla carta, sembrano poter insidiare particolarmente i partiti tradizionali, soprattutto approfittando del loro periodo di incertezza e difficoltà. Mentre Italia dei valori si è presentata alla città con i propri vertici nazionali, regionali, provinciali e locali, i grillini continuano la loro campagna d’ascolto per accogliere le proposte della gente.

Le novità… popolari: “Impegno Civile” e diportisti

Nel “pentolone” elettorale bolle tanto altro. E si tratta di vere e proprie novità. Alle possibili liste dei su citati partiti, almeno quattro a seconda dell’accordo o meno, si potrebbero infatti aggiungere quelle del neo movimento “Impegno Civile” e, notizia di questi giorni, di un gruppo di diportisti e appassionasti del mare stufi delle solite promesse non mantenute. I promotori dei due progetti sono alle prese con “lavori in corso”, e a breve decideranno il da farsi. Di certo si tratta di due progetti che vengono da basso, dalla gente, dal popolo. Che vuole dire basta a una politica spesso incapace di dare risposte.

Francesca Meduri

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