VILLA SAN GIOVANNI. Elezioni comunali, il caos continua: Morgante smentisce il Pd

VILLA SAN GIOVANNI – Sarà anche la coalizione “del buon senso e del cambiamento”, ma fin qui a ogni comunicato ufficiale del Partito democratico segue una smentita. Se queste sono le premesse per costruire una squadra che aspira al governo della città, allora è chiaro che alcune cose vanno riviste. Adesso è Massimo Morgante a prendere la parola, e lo fa per precisare alcuni passaggi fondamentali rispetto a quanto riferito dai possibili alleati. In particolare, l’ex consigliere di “Cittadini Responsabili” si sofferma sulla candidatura alla carica di primo cittadino. Ma ecco, passo passo, la nota diffusa ieri sera da Morgante: «Come già precedentemente anticipato nell’articolo della gazzetta del sud del 24/03/17, – esordisce –  il movimento cittadini responsabili con la ex consigliera Lottero  aveva già smentito accordi presi con il PD. Risulta falsa anche la notizia apparsa in questi giorni dove veniva sancita l’alleanza tra il PD, AP, l’area dell’associazionismo legata a Patrizia Liberto ed il movimento cittadini responsabili. A tal proposito, proprio ad evitare di dare informazioni errate su quanto sta accadendo politicamente in città mi preme sottolineare quanto segue: Il movimento cittadini responsabili – spiega ancora Morgante –  ha partecipato a delle riunioni con PD ed altre forze politiche presenti in città al fine di verificare le possibilità di intraprendere un percorso politico amministrativo. Nella riunione del 10/4/17, tenutasi nella sede del PD, lo stesso partito democratico – continua Morgante – comunicava ai  presenti che il partito aveva designato il proprio iscritto Salvatore Ciccone candidato a Sindaco. A quel punto il sottoscritto precisava che tale scelta era del PD e non della intera coalizione presente. Aggiungeva inoltre che il futuro candidato Sindaco deve possedere caratteristiche di credibilità, visibilità     e spendibilità, caratteristiche che possano dare il valore aggiunto. Su quanto sopra descritto – sottolinea Morgante per poi concludere  – anche il resto dei gruppi presenti si riservava di portare al tavolo successivo il nominativo di probabile candidato a sindaco. Per motivi personali abbandonava la riunione».

f.m.