di FRANCESCA MEDURI
VILLA SAN GIOVANNI – Non accenna a diminuire il fenomeno delle discariche abusive sparse in varie zone del territorio villese. Se da un lato il Comune fa incetta di premi per i risultati della raccolta differenziata porta a porta, dall’altro l’abbandono selvaggio di rifiuti rappresenta una nota stonata di non poco conto che va a ripercuotersi negativamente sulla qualità dell’ambiente e sull’immagine della città. Gli incivili, insomma, continuano a lasciare un po’ ovunque gli scarti della loro vita quotidiana. Oggi come ieri, le strade più periferiche di Villa San Giovanni sono ridotte a discariche a cielo aperto di rifiuti di ogni genere: ingombranti, materiale edilizio, amianto-eternit, plastica, rottami, e via dicendo. I “soliti ignoti” agiscono pressoché indisturbati, e non necessariamente nelle ore serali e notturne. In loro aiuto, controlli che scarseggiano, “fototrappole” che restano un mistero, e un’isola ecologica che per adesso è solo sulla carta. È così che le discariche spuntano come funghi, una dopo l’altra, deturpando aree sì periferiche ma anche molto suggestive della città. Cumuli di rifiuti che, nonostante le segnalazioni, spesso e volentieri trovano fissa dimora là dove sono stati lasciati. Significa che gli interventi di bonifica delle discariche sono rari, e nella maggior parte dei casi nemmeno completi. Significa che a un’azione sbagliata non ne corrisponde un’altra doverosa, che andrebbe eseguita indipendentemente dalle responsabilità altrui. Perché, è ovvio, a qualcuno spetta ripulire e restituire decoro al luogo contaminato, una volta ricevuto l’input dai vertici della casa comunale o dell’Avr (ditta del servizio di raccolta dei rifiuti). Di certo la situazione sta diventando insostenibile, e nemmeno con le Guardie per l’ambiente è migliorata. Legittimo chiedersi: che senso ha segnalare una discarica se poi non viene rimossa? Questo e altri interrogativi nascono in quanti hanno a cuore Villa San Giovanni, come ad esempio Mimmo Trombetta. Che al suo impegno per i diritti dei disabili associa quello per il decoro della città, tanto da rivolgersi al commissario Gerlando Iorio con una lettera aperta: «Sig. Commissario Prefettizio, viste le innumerevoli discariche a cielo aperto in continua crescita e buste d’immondizia di ogni genere sparse in tutti i punti della città, – scrive Trombetta – credo sia arrivato il momento di usare il pugno di ferro e punire, con ogni mezzo, quanti contribuiscono giornalmente a tutto questo degrado che si ripercuote sull’ambiente e sulla salute di noi cittadini. A quella parte dei miei concittadini che, come me, s’indignano di tutto questo, chiedo che non facciano finta di non vedere lo stato in cui versa la nostra città e quanto prima, se questo mio appello non trova riscontro da parte delle istituzioni e degli Organi Competenti al controllo del territorio, di unirci e, tutti insieme, chiedere un incontro con il Commissario Prefettizio perché non è più possibile che questa razza d’incivili – conclude Trombetta – abbia il sopravvento e gli si permetta di continuare indisturbati ad inquinare e deturpare la nostra città!».
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