VILLA SAN GIOVANNI – Giorni decisivi per la definizione degli accordi elettorali in vista dell’appuntamento alle urne del prossimo 11 giugno. Negli ultimissimi giorni, o meglio nelle ultimissime ore, particolare fermento si è registrato in casa del centrodestra. Che a quanto pare si sarebbe ricompattato sul nome di Giovanni Siclari. Ma andiamo per ordine. Prima la nota dei tesserati di Forza Italia a sostegno della candidatura a sindaco di Lorenzo Micari, poi la risposta di Alternativa Popolare che con il senatore D’Ascola ha annunciato pieno sostegno a Giovanni Siclari designandolo quale proprio aspirante primo cittadino di Villa San Giovanni, infine la nota con cui Lorenzo Micari ha fatto sapere che non si candiderà alla carica più alta di palazzo San Giovanni.
Comunicazioni che, una dopo l’altra, hanno avuto il merito di aver smosso la situazione. Almeno agli occhi degli elettori. Da una parte Forza Italia che, sia con i tesserati sia con Micari, sempre restando alle ultime affermazioni ufficiali, non sembrava tenere più in considerazione gli alleati del centrodestra; dall’altra Alternativa Popolare che, invece, ha tenuto a ricordare la precedente apertura dei forzisti – e in particolare di Lorenzo Micari – a confermare l’alleanza. Che infatti, quasi sicuramente ci sarà. Salvo imprevisti, Fi e Ap concorreranno assieme nella corsa a palazzo San Giovanni. L’accordo sarebbe stato raggiunto all’inizio di questa settimana e, a questo punto, la proposta di Forza Italia su Micari può essere vista come un “atto dovuto”, volto a non essere da meno rispetto ad Ap mettendo sul tavolo anche il nome di un proprio candidato a sindaco. Tutta strategia, insomma… se è vero che i due partiti – unitamente al gruppo uscente di “Villa nel cuore” – avevano già trovato la quadra sul nome di Siclari. Che pare sia già al lavoro per allestire la “sua” lista civica, tra volti noti (come Maria Grazia Richichi che avrebbe fatto un passo indietro rinunciando alla candidatura a sindaco) e new entry. Non si chiamerà più “Villa nel cuore”, ma la vecchia squadra sarà ampiamente rappresentata. Non ci saranno, ovviamente, Anna Bellantone, Marcello La Valle e Patrizia Liberto che da tempo hanno ufficializzato l’accordo col Pd per la coalizione “del buon senso e del cambiamento”, i primi due per Alternativa Popolare e la Liberto da indipendente. Stando così le cose, comunque, sia il centrodestra sia il centrosinistra si presenteranno alle urne segnati da divisioni.
Red.
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