VILLA SAN GIOVANNI. Elezioni, il movimento Fontana Vecchia invita alla riflessione “candidarsi non è un gioco di società”

VILLA SAN GIOVANNI – Di seguito il comunicato del Movimento Fontana Vecchia, di Attilio Cotroneo: Il movimento Fontana vecchia Vi invita alla riflessione “Candidarsi non è un “Gioco di società” L’approssimarsi della data delle elezioni comunali in Città impone delle riflessioni: il “Movimento Fontana Vecchia” (Attilio Cotroneo) è nato in questi anni a sostegno di una lista di centro destra con “sindaco Antonio Messina” che oggi ha leggermente modificato i suoi equilibri. Non ci sentiamo pessimisti rispetto alla realtà in cui viviamo ed avrei voluto vedere concludersi per il meglio i progetti e le opportunità che si stavano delineando che avrebbero creato risorse e opportunità di sviluppo per la Città facendo leva sull’attrattività turistica, culturale, e le potenzialità ancora inespresse del territorio il tutto senza perdere di vista le molte criticità presenti come lo stato delle periferie, le discariche abusive, le condizioni di disagio lavorativo, attività commerciali sull’orlo dell’abisso, un’edilizia selvaggia che non risponde a uno sviluppo armonico della Città, gli edifici in stato di abbandono o perché dismessi o perché mai terminati, la mancata attuazione del Piano spiagge, la tutela della persone diversamente abili attraverso la messa in atto di azioni concrete e sanzioni contro chiunque non abbia ancora chiaro che la mobilità è un diritto di tutti. Il “lavoro” sappiamo bene che l’Amministrazione Comunale non è un centro per l’impiego, ma il futuro Sindaco con la sua giunta non può non ascoltare i bisogni dei cittadini e promuovere uno sviluppo e favorire una migliore organizzazione sociale e una maggiore capacità imprenditoriale anche tra i giovani, semplificando gli adempimenti amministrativi ricercando risorse per fare sì che le capacità imprenditoriali non siano smarrite nei meandri delle burocrazie. Le grandi opere che ben vengano, la via Marina il polmone di stoccaggio ecc… ma un’attrattività turistica della Città di Villa San Giovanni potrà offrire anche al territorio opportunità di lavoro, bisognerà vigilare che i turisti trovino adeguata accoglienza, con l’offerta di servizi efficienti e con l’adozione di strumenti di controllo che evitino ingiustificate rappresaglie. L’agone politico attualmente vede una eccessiva frammentazione dei partiti e la proliferazione di aggregazioni, uomini e donne che pensano che candidarsi sia un gioco di società, non auspichiamo altro che i candidati siano persone preparate e con piena consapevolezza della responsabilità a cui sono chiamati. La Città in vista dell’appuntamento del prossimo 11 giugno 2017 ha la speranza che questo possa segnare l’inizio di una svolta culturale e sociale per Villa San Giovanni, città confinante con un’area Metropolitana che ha bisogno, oggi più che mai, di amministratori competenti e professionisti di una certa levatura culturale, che guardino al bene di questa città come ad una assoluta priorità. Il bene comune non è la somma del bene dei singoli ma è un bene superiore perché deve offrire a tutti la possibilità di una vita dignitosa, di un lavoro onesto, di possibilità di mettere in atto le potenzialità di ciascuno, delle famiglie e dei gruppi sociali in un rapporto di sussidiarietà. Occorrerebbe improntare un metodo di lavoro che consentisse un dialogo autentico, orientato efficacemente a sanare le radici profonde dei mali della nostra società. Solo questo dialogo, unito al rispetto delle regole, alla serietà e alla competenza nell’affrontare i problemi, potrà lenire le ferite di quel rapporto tra cittadini e politica che tanto più ci preoccupa, quanto più è alto nei nostri cuori il senso altissimo del compito, della vocazione della politica come forma preziosa di aggregazione per il bene comune. Sento però di dover fare un forte appello indipendentemente dal simbolo a tutti i Candidati Sindaci e Consiglieri Comunali perché non si dimentichino il valore del confronto e del dialogo costante con coloro che li sceglieranno a governare la Città.