VILLA SAN GIOVANNI. Italia dei Valori avvisa Falcomatà: «Non tocchi le opere già deliberate anche da organismi superiori»

24 Maggio 2017
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IDV: «Falcomatà non tocchi le opere del Decreto Emergenza deliberate anche da organismi superiori»

VILLA SAN GIOVANNI – Di seguito il comunicato di Italia dei Valori a firma di Rocco Caridi: E’ bene ricordare, al giovane Falcomatà, che c’è una qualità che un politico non deve mai dimenticare, nemmeno in campagna elettorale e che è quella dell’onestà intellettuale.

Nonostante i ripetuti richiami di queste settimane, da parte di Italia dei Valori, che riguardano una pregressa situazione ambientale drammatica per la città di Villa San Giovanni, e nonostante l’interrogazione parlamentare, presentata dai Senatori IDV, il sindaco Falcomatà, non ha inteso fornire alcuna risposta rispetto ad un “tavolo istituzionale” che aveva egli stesso sollecitato ma che di colpo sembra sparito, mentre continua a raccontare “verità di altri” sulla delicata questione dell’attraversamento.

Prima che i Ministri rispondano alle questioni poste da IDV, è bene ricordare che sia l’Accordo di Programma del ’90, sia il Decreto Emergenza del 2001 che da quell’Accordo promana, sono stati concessi dal Governo per “mitigare nel miglior grado possibile”, i livelli di inquinamento che la città soffre da 50 anni e secondo le indicazioni del Consiglio Comunale.

Le “nuove” opere, che nuove non sono, distribuite nelle convention elettorali, significano soltanto voler tradire l’autonomia di un Comune e dei suoi organismi deliberanti, ma anche dimostrare di volere allontanare ulteriormente la soluzione di un problema serio, che ha riguardato e riguarda migliaia di famiglie.

Tantomeno risponde alla serietà che la questione impone, mandare emissari per carpire quanto di buono è stato progettato ed elaborato sino ad oggi, sotto il profilo dell’inquinamento e dell’occupazione e poi proporre in pubblico soluzioni diverse, solo per disinformare, proponendo nuove opere che non risolvono il problema ma diventano ad uso esclusivo di privati.

Rispetto allo spostamento degli approdi, Falcomatà, deve dire chiaramente da che parte sta, considerato che l’unico progetto diverso tra da quello più volte deliberato dal Consiglio Comunale villese, “Villa e Reggio”, è da ascriversi ad un privato che non conosce il significato del termine “concorrenza” e “libertà”.

Allora è il momento di gettare il velo di ipocrisia che ammanta alcuni politici e dire francamente quali siano gli intendimenti che la città metropolitana, per la parte di propria competenza, intende attuare, dicendo chiaramente quali posizioni intenda assumere sulle questioni ambientali e su quelle della libertà.

Vogliamo credere che l’uscita di Falcomatà, su questi temi, sia solo uno scherzo, sebbene di cattivo gusto, che si scontra con una Comunità stanca di “manovre di palazzo” e che adesso vogliono vederci chiaro su come vengano impiegate le pubbliche risorse economiche. Prima che sia il Parlamento a rispondere!

 

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