BAGNARA. Alle urne dopo scioglimento per mafia, Libera si appella ai candidati con il documento #Bagnaraocchiaperti

28 Maggio 2017
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BAGNARA CALABRA – #Bagnaraocchiaperti: è il nome del documento diramato dal Presidio di Bagnara Calabra di “Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie”- Paolo Bagnato in vista delle prossime elezioni comunali. Di seguito il documento completo:

La prossima tornata elettorale, la prima dopo lo scioglimento del nostro Consiglio Comunale per condizionamento mafioso, assume un significato che va oltre il dato politico-amministrativo: Bagnara torna ad essere padrona del proprio destino, i cittadini tornano ad esprimersi per darsi una nuova amministrazione comunale democraticamente eletta. Il paese torna a scegliere. Un momento tanto bello quanto delicato per la nostra comunità, che vuole uscire da uno dei capitoli più tristi della sua storia e risollevare la testa per costruire un futuro compromesso, ma ancora possibile, ancora tutto da scrivere.

In questo senso, il Presidio “Libera – Associazioni, nomi e numeri contro le mafie – Paolo Bagnato” di Bagnara Calabra ha deciso di avviare nei mesi scorsi un confronto aperto con tutte le associazioni presenti ed attive sul territorio comunale. L’iniziativa, intrapresa per dare seguito alla proficua collaborazione attuata in occasione della manifestazione del 23 maggio 2015, consisteva in una serie di incontri-confronti con rappresentanti delle associazioni aderenti, con lo scopo di pervenire alla redazione congiunta di un documento ispirato a quello redatto dalle associazioni reggine – dal titolo “Reggioocchiaperti” – in occasione delle prime elezioni amministrative post-scioglimento tenutesi a Reggio Calabria nell’autunno 2014. #Bagnaraocchiaperti sarebbe stato uno strumento di proposta e di controllo civile, con una serie di impegni da sottoporre ai candidati alla carica di Sindaco sia nel periodo pre-elettorale che per il post-elezioni; il rispetto degli impegni presi sarebbe stato verificato da un comitato di garanzia, eletto fra i rappresentanti delle associazioni firmatarie, che avrebbe vigilato sull’operato del prossimo venturo consiglio comunale.

Alla partecipazione ed all’interesse dei primi incontri, tuttavia, non vi è stato seguito. Delle associazioni convenute inizialmente e che avevano risposto con entusiasmo e coinvolgimento all’iniziativa, tre di loro hanno inteso dare seguito all’impegno: AGESS, Pro Loco e  “Bagnara porta a porta – il/legalità, chi ci sta?”. Impossibile celare il rammarico per la mancanza di partecipazione e di proposta da parte sia delle associazioni intervenute in un primo momento, sia delle associazioni che, pur avendo partecipato alla manifestazione del 23 maggio di due anni fa, non hanno inteso continuare sulla strada di una comune attività (alcune nemmeno rispondendo all’invito rivolto direttamente loro) con un fattivo attivismo “politico” in senso lato, super partes, non schierato con nessuno dei contendenti alla carica di Sindaco ma teso soltanto ad assicurare alla collettività il rispetto di una serie di impegni e di garanzie di trasparenza e buon andamento per il futuro del nostro Comune.

Preso atto della situazione, convinti che – indipendentemente dall’esito delle elezioni e da chi degli attuali candidati si troverà ad amministrare il Comune di Bagnara Calabra – la rinascita della nostra comunità passi per dei valori e dei principi indefettibili e solennemente riportati nella nostra Costituzione, il Presidio “Libera – associazioni, nomi e numeri contro le mafie – Paolo Bagnato” di Bagnara Calabra, assieme alle associazioni aderenti all’iniziativa, intende sottoporre all’attenzione dei candidati alla carica di Sindaco una serie di impegni e proposte con lo scopo di assicurare la massima trasparenza nei confronti del corpo elettorale, nonché un confronto diretto con la cittadinanza per un’attività amministrativa guidata dai principi di legalità, buon andamento, efficienza, efficacia, imparzialità. Un’attività amministrativa che sia schierata apertamente contro ogni forma di criminalità, rigettandone la logica intimidatrice di prevaricazione, sottomissione e condizionamento; che possa rilanciare le sorti del nostro paese, innescando quella rinascita sociale, culturale ed economica tanto auspicata.

Per questi motivi, chiediamo ai candidati alla carica di Sindaco del Comune di Bagnara Calabra di onorare i seguenti impegni:

  1. Screening personale

Chiediamo a ciascun candidato Sindaco di scegliere di rendere trasparente la propria candidatura pubblicando/dichiarando:

  1. a) il proprio Curriculum vitae non generico e comprensivo di tutti gli incarichi ricoperti, siano essi pubblici o professionali, e non solo quelli principali.

Grazie a questo documento è possibile valutare la competenza e l’esperienza del candidato, in ciascun settore che lo vede coinvolto, e da esso possono emergere eventuali conflitti d’interesse.

  1. b) La situazione reddituale e patrimoniale ad inizio mandato ed alla fine (REDDITI DA LAVORO – PATRIMONIO – ATTIVITÀ FINANZIARIE etc. ).

La pubblicazione della situazione reddituale e patrimoniale di chi rappresenta le istituzioni è richiesta per legge in diversi Paesi europei. Lungi dal credere che sia opportuno giudicare positivamente o negativamente alla luce del reddito, pensiamo che sia importante verificare la corrispondenza tra reddito, patrimonio, attività professionale e stile di vita, nonché la corrispondenza fra il reddito nel momento dell’eventuale elezione ed il reddito al termine del mandato, per certificare la totale assenza di arricchimento ingiustificato legato alla carica ricoperta.

  1. c) I potenziali conflitti di interesse, rendendo pubbliche, mediante autodichiarazione, situazioni di potenziale conflitto tra gli interessi professionali e privati del candidato e quelli pubblici di cui si potrebbe occupare una volta eletto. Inoltre, si richiede che si faccia riferimento non solo a se stessi, ma anche a congiunti e familiari, quindi ai possibili interessi mediati. Questi non sono ostativi alla candidatura ma potrebbero rappresentare un rischio, specialmente nelle realtà più piccole.
  2. d) I procedimenti giudiziari passati in giudicato o in corso, indicando anche quelli che si sono conclusi con una condanna lieve. Occorre indicare i procedimenti penali, amministrativi e contabili.

L’intento è di permettere all’elettorato una scelta quanto più consapevole rispetto a chi prenderà decisioni strategiche per la città. Sapere la storia giudiziaria dei candidati è una garanzia per lo svolgimento della vita istituzionale.

  1. e) Il bilancio preventivo vincolante delle spese elettorali ed, entro 30 giorni dal termine della campagna elettorale, il relativo rendiconto.
  2. f) Autocertificazione che attesti il non aver occupato/alterato suoli pubblici/demaniali attraverso attività privata
  3. Memoria e impegno per le vittime innocenti della ‘ndrangheta e i loro familiari

Chiediamo a ciascun candidato sindaco di impegnarsi ad onorare e diffondere la memoria delle vittime innocenti della criminalità organizzata e, in particolare, della ‘ndrangheta nonché a sostenere i familiari delle vittime:

  1. a) procedendo all’intitolazione di vie, piazze, installazioni, plessi e siti pubblici alla memoria di vittime innocenti della ‘ndrangheta e di altre organizzazioni criminali e organizzando periodicamente iniziative in loro ricordo;
  2. b) garantendo la piena attuazione della legge n. 407/98 in materia collocamento obbligatorio per chiamata diretta delle vittime innocenti superstiti e dei loro familiari, oltre che delle vittime del terrorismo e del dovere, attraverso la previsione di tale riserva nei piani triennali delle assunzioni del Comune di Reggio Calabria e delle società, aziende ed enti da esso controllati o partecipati.
  3. Contrasto al racket delle estorsioni, all’usura e al gioco d’azzardo incontrollato. Premialità per gli imprenditori che denunciano.

Chiediamo al candidato Sindaco di impegnarsi ad approvare nei primi 100 giorni del proprio mandato e ad attuare nei successivi 200 giorni:

  1. a) uno o più provvedimenti che, sul modello di quello predisposti e applicati dal Comune di Napoli sin dall’anno 2011, consentano l’aggiudicazione di contratti pubblici di lavori, servizi e forniture (in economia e in somma urgenza) a favore di imprenditori che abbiano denunciato richieste estorsive e pienamente collaborato con le autorità per l’individuazione e la condanna dei responsabili;
  2. b) uno o più provvedimenti che disciplinino in senso restrittivo l’attività di gioco d’azzardo autorizzata sul territorio cittadino, recependo in particolare le limitazioni introdotte in analoghi strumenti già vigenti in numerosi ordinamenti comunali;
  3. c) un piano di interventi per il contrasto al racket delle estorsioni e all’usura, anche attraverso il sostegno a campagne di consumo selettivo e responsabile e alla creazione di associazioni antiracket tra imprenditori.
  4. Adozione della delibera “trasparenza a costo zero” e attuazione in ogni suo punto.

Chiediamo a ciascun candidato sindaco di impegnarsi ad approvare nei primi 100 giorni del proprio mandato e ad attuare nei successivi 200 giorni una delibera che, a costo zero, garantisca:

  1. a) Un’anagrafe degli eletti dettagliata, fruibile, diffusa;
  2. b) Trasparenza economica: bilanci online; dati sugli enti pubblici vigilati, enti privati in controllo pubblico, partecipazioni in società di diritto privato;
  3. c) Etica pubblica e responsabilità politica anche attraverso l’adozione della Carta di Pisa predisposta dall’associazione Avviso Pubblico;
  4. d) Tavola pubblica per la trasparenza: monitoraggio della cittadinanza e giornate della trasparenza;
  5. e) Open data sui beni confiscati.

 

 

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