VILLA SAN GIOVANNI – Piazza Valsesia gremitissima per l’incontro tra i cinque aspiranti alla poltrona di sindaco organizzato ieri sera dall’associazione Interesse Pubblico. Una partecipazione al di là di ogni più rosea aspettativa, che ha molto entusiasmato i candidati alle prese con le domande del giornalista moderatore Mario Vetere.
Un breve saluto del presidente di Interesse Pubblico, Alessandro Trovato, che ha richiamato e spiegato il titolo dell’iniziativa (“Villa 2022: idee e programmi a confronto”), e poi subito il primo quesito: «La visione della città. Quali le tre azioni prioritarie per lo sviluppo sostenibile di Villa, e i finanziamenti e i tempi necessari a realizzarlo?», chiede Vetere precisando che il primo giro di risposte avverrà rigorosamente in ordine alfabetico.
Tocca quindi a Domenico Aragona di “Impegno in Comune” ribadire che in cima al suo progetto ci sono il Psc (ex Piano regolatore), il polmone di stoccaggio, la portualità a sud. E a una nota di ammonimento per i finanziamenti andati persi perché non utilizzati, fa seguire l’auspicio che siano rimasti almeno i fondi per il polmone di stoccaggio e il molo di sottoflutto-porticciolo turistico.
Rimanda, invece, il discorso infrastrutturale il leader di “Villa Riparte” Antonio Salvatore Ciccone, che intanto preferisce focalizzare l’attenzione su questi tre aspetti: sociale e interventi per le numerose famiglie povere di Villa San Giovanni; trasparenza e legalità, in ordine ad appalti pubblici e all’informazione sul sito web del Comune; sostenibilità ambientale.
Strappano applausi le tre priorità dettate dalla candidata del M5S Milena Gioè, che nel suo vivace intervento cita la messa in sicurezza delle scuole, tramite il reperimento di fondi europei, l’eliminazione del traffico inquinante, lo stop alla privatizzazione dei servizi essenziali. «Partiamo dalle scuole, per proteggere i nostri figli! Rivediamo i contratti con i privati, perché non possono pagare sempre i cittadini!», ha affermato a gran voce la pentastellata.
Riduzione della pressione fiscale, valorizzazione della macchina comunale e miglioramento dei servizi sono le tre priorità indicate da Silvia Lottero di “Cittadini Responsabili”, traendo spunto da un programma «che parte dalle persone, dal benessere delle persone, dell’ambiente». Un insieme di obiettivi che, a detta di Silvia Lottero, può essere alla portata grazie alla possibilità di accesso del Comune villese «a tutti i fondi Por».
In perfetta continuità con la precedente amministrazione Messina si pone il suo successore Giovanni Siclari, candidato sindaco della lista “LeAli per Villa”. Per lui, infatti, le prime tre azioni fondamentali per la città restano: lungomare e variante di Cannitello, porticciolo turistico, piano spiaggia. Tutte opere che, per Siclari e la sua squadra, sono necessarie per rendere Villa San Giovanni un vero e proprio polo turistico dello Stretto.
E da Siclari sono partite le risposte alla seconda domanda posta da Vetere, sulla qualità della vita e in particolare sugli interventi in programma per migliorare la qualità della vita quotidiana del cittadino dal punto di vista ambientale, sociale ed economico. Così il candidato della lista “LeAli per Villa”: «Approdi a sud, completamento della villa comunale e orto botanico, decoro, pulizia, videosorveglianza, abbassamento dei tributi grazie all’ecopass». Continua Silvia Lottero: «Istituzione Zona a traffico limitato, protocolli con le guardie ambientali, sospensione dell’efficacia del piano spiaggia, maggiore sicurezza e maggiori controlli». Quindi l’altra candidata donna, Milena Gioè, che prevede «un parco con la “P maiuscola” dove è stata invece progettata l’isola ecologica, un sistema di trasporto pubblico sostenibile per spostarsi da un punto all’altro della città, supporto ai giovani per la nascita di nuove imprese, il ripascimento delle spiagge grazie alla bonifica del torrenti». Per Salvatore Ciccone il miglioramento della qualità della vita passa da una serie di interventi nel campo del welfare, della sanità, dell’ambiente e via dicendo; in particolare, il leader di “Villa Riparte” ritiene un diritto fondamentale l’assistenza domiciliare. Quattro risposte, quelle rese dagli avversari, che per Aragona hanno il sapore di propaganda elettorale». Affermazione che motiva con i flop della politica cittadina da quindici anni a questa parte: «Finché non toglieremo il traffico gommato dalla città – sostiene Aragona – non avremo qualità della vita. Dove siete stati in questi anni? Il traffico poteva essere tolto dal 1990! Io voglio stare con i piedi per terra: prima vado a verificare il bilancio comunale e, se mi date la fiducia, vediamo cosa si può fare». Aragona pensa alla ristrutturazione del centro urbano, alle agevolazioni al commercio, all’abbattimento delle barriere architettoniche, ma intanto si gode il boato di applausi arrivato dalla platea.
Sul ruolo di Villa San Giovanni nell’area integrata dello Stretto e nella città metropolitana di Reggio Calabria è stata incentrata la terza domanda posta da Vetere. Che a Villa tocchi una parte da protagonista sono tutti d’accordo, e da un candidato all’altro fioccano le proposte affinché ciò avvenga. Le idee sono grosso modo già note, dal completamento delle opere strategiche all’abbassamento dei costi dell’attraversamento ecc. Resta tuttavia la nota dolente dell’assenza della città all’interno del consiglio metropolitano di Reggio Calabria. Da Aragona frecciate a Falcomatà per le sue ultime dichiarazioni in merito, ma anche per la politica villese incapace di candidarsi seriamente per un posto che le sarebbe spettato. Ecco perché, a detta di Aragona, «Villa deve avere gli attributi per essere capofila nello Stretto, visto che il ruolo che può giocare gliel’ha già dato la natura». E mentre Lottero ricorda che lei ha confidato nell’ingresso nel consiglio metropolitano ricevendo picche dai suoi colleghi villesi, Siclari avverte che Villa San Giovanni non intende muoversi «per gentile concessione» di Falcomatà ma farà sentire sempre la sua voce, rivendicando spazio e possibilità di manovra.
Sul palco sono poi approdate le domande del pubblico, più o meno sui soliti temi: lungomare e variante di Cannitello, approdi a sud, legalità, centro sportivo per i giovani, centro sociale per gli anziani, i provvedimenti dei primi 100 giorni di governo. Sul progetto di riqualificazione del lungomare e di copertura della variante, Lottero e Ciccone sembrano orientati grosso modo sulla linea già tracciata dall’amministrazione Messina. Mentre la Gioè ritiene uno spreco di denaro pubblico il mascheramento della variante, attorno alla quale i Cinquestelle vedrebbero bene degli orti sociali e un impianto di fitodepurazione. Sull’argomento della legalità e della lotta al crimine organizzato, invece, i cinque candidati al sindaco non si sono sprecati più di tanto, ma è anche vero che in questi casi spesso si abusa delle parole senza passare ai fatti. Perciò l’auspicio è che dietro la timidezza mostrata ieri, vi siano seri progetti finalizzati al rispetto delle regole e al contrasto di ogni tipo di malaffare.
Infine, l’appello al voto e i motivi per i quali gli elettori dovrebbero scegliere l’uno o l’altro candidato. E qui i cinque aspiranti alla carica di primo cittadino hanno ribadito le qualità delle rispettive liste e la bontà dei corrispondenti progetti.
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